Liguria, sapori sospesi tra terra e mare
Entrate nel verde degli uliveti e dei vigneti, delle erbe aromatiche, del leggendario pesto. Accoccolatevi a tavola per conoscere l’incredibile condimento, fatto di basilico, pinoli, aglio e formaggio pecorino, dal sentore penetrante, con cui si condiscono le “trenette” (spaghettoni a sezione ovale). Deliziose anche la salsa verde e la salsa di noci.
Assaggiate i pansoti, ripieni di ricotta e un insieme di erbe; le lasagne in perbureira (pentola in coccio) in brodo di carne, con pancetta e fagioli borlotti; la mesciua, zuppa di ceci, fagioli e frumento; la farinata e la panissa, entrambe a base di farina di ceci.
Ordinate il coniglio alla ligure con erbe aromatiche, pinoli e olive taggiasche (originarie di Taggia, in provincia di Imperia, e spremute per la produzione di un olio extravergine poco acido), e la cima alla genovese, farcita di uova, piselli, animelle, mollica di pane e maggiorana.
Gustate il pesce, cucinato fritto, alla griglia, in buiabessa e in ciuppin (zuppa), il baccalà, la buridda (pesce in umido con piselli), il cappon magro (inalata di pesce e verdura), il musciame (filetti di pesce secco) e i gianchetti (avannotti di acciuga o di sardina).
Lasciate un posticino per la scorzonera (erbetta selvatica) fritta e per le focacce, come la sardenaira, con pomodoro, cipolle e acciughe, e la focaccia di Recco, con formaggio fresco.
E poi il vino, con vitigni eroici: Colli di Luni, Cinque Terre, Cinque Terre Sciacchetrà, Colline di Levanto, Golfo del Tigullio, Rossese di Acquadolce, sono alcuni degli “alfieri” del territorio.
Un assaggio di dolcetti in pasta frolla, di pandolce, e di spongata ripiena di marmellata, e potete salutare questo paradiso di sapori.
3 minuti