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Esplora i tesori e l’enorme patrimonio artistico-culturale d’Italia. Viaggia tra chiese, musei e gallerie d’arte straordinarie. Dai maestri del Rinascimento agli artisti contemporanei, nei musei in Italia si possono ammirare alcune delle opere d'arte più belle del mondo. Trascorri una vacanza o un soggiorno all’insegna della cultura made in Italy.
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Hangar Bicocca

Pirelli HangarBicocca

Pirelli Hangar Bicocca: una cattedrale dell’arte contemporanea Se volete passare una giornata all'insegna dell'arte e della cultura, una visita al Pirelli Hangar Bicocca è quello che fa per voi. A due passi dal centro di Milano e all'interno di un edificio industriale che un tempo era la sede di una fabbrica per la costruzione di locomotive, la fondazione no profit è nata nel 2004 ed è stata creata da Pirelli. Con i suoi 15.000 metri quadri di spazi, comprende un’area dedicata ai servizi al pubblico e alle attività didattiche e tre spazi espositivi di arte contemporanea di primissimo livello caratterizzati dalla presenza a vista degli elementi architettonici originali del secolo scorso: il Capannone, le Navate, il Cubo. In questo luogo decisamente affascinante, è forte il legame tra il passato e il presente. Il carattere industriale e originale dell'edificio è stato mantenuto sia negli esterni che negli interni, dove sono stati conservati i pavimenti originali in cemento grezzo e gli alti soffitti industriali dell'epoca. Tra gli artisti che Pirelli Hangar Bicocca ha ospitato, e ospita, ci sono nomi del calibro di Marina Abramović, Carsten Höller, Alfredo Jaar, Joan Jonas, Mike Kelley, Matt Mullican, Philippe Parreno, Laure Prouvost, Apichatpong Weerasethakul, Maurizio Cattelan e Lucio Fontana. Nell'area in cui si trovano le Navate, oltre alle mostre temporanee, si trova la spettacolare opera permanente del famoso artista tedesco Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti. Si tratta di 7 grandi torri in cemento armato e possono rinviare simbolicamente, ma l’installazione si presta a diverse letture, al cammino d’iniziazione spirituale di coloro che vogliono avvicinarsi al cospetto di Dio secondo la cultura ebraica. Il loro peso è di 90 tonnellate ciascuna: le loro altezze variano tra i 13 e i 19 metri. Un'altra installazione permanente che vale la pena citare è La Sequenza di Fausto Melotti. Posizionata all'interno dei giardini di Pirelli Hangar Bicocca, è un’opera monumentale, lunga 22 metri e alta 7, composta da una serie di lastre verticali in ferro posizionate a tre diversi livelli di profondità, con alternanza di pieni e vuoti. La Sequenza rappresenta un tema molto caro a Melotti: il teatro e le sue dimensioni modulabili, l'idea del tema e delle variazioni musicali. Attorno all'ampio ingresso che permette di accedere agli spazi espositivi sono presenti diverse aree: la Kids Room, dedicata a eventi e laboratori per bambini e famiglie, una Sala di lettura, un Bookshop e un Bistrot.
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Galleria Peggy Guggenheim

Museo Peggy Guggenheim

Il museo Peggy Guggenheim, la casa dell’arte contemporanea Il museo Peggy Guggenheim di Venezia, ospitato nella casa sul Canal Grande dove la gallerista e collezionista americana visse nel secondo dopoguerra, espone una delle più importanti collezioni di artisti europei e americani del XX secolo presente in Italia. Amante delle avanguardie, la Guggenheim acquistò per tutta la vita opere di cubisti, futuristi, dadaisti surrealisti, modernisti americani, astrattisti italiani. E oggi la Fondazione Guggenheim porta avanti il sogno di Peggy nella sua straordinaria casa-museo. Cosa vedere al museo Peggy Guggenheim La collezione Peggy Guggenheim (1898–1979) si trova sul Canal Grande a Venezia fra il ponte dell'Accademia e la Basilica di Santa Maria della Salute, nell’unico edificio in bianca pietra d’Istria a un solo piano, palazzo Venier dei Leoni. Rimasto incompiuto, l’edificio fu acquistato nel dopoguerra dalla Guggenheim quando si innamorò perdutamente di Venezia. La gallerista e collezionista visse in questa dimora stracolma di opere d’arte fino alla sua morte nel 1979: quand’era ancora in vita, una volta alla settimana, lei amava aprire gratuitamente la sua casa al pubblico per mostrare le opere. Donata alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, la stessa che gestisce gli omonimi musei di New York, Bilbao, e Abu Dhabi, oggi la collezione di Peggy Guggenheim, arricchita nel tempo, si visita come una casa-museo. Vi sono raccolte opere, tra gli altri, di Constantin Brancusi, George Braques, Salvador Dalì, Max Ernst (che fu uno dei mariti della Guggenheim), Vassily Kandinsky, René Magritte, Pablo Picasso e Jackson Pollock. Tra gli autori dell’astrattismo italiano vanno menzionati Afro, Carla Accardi, Agostino Bonalumi, Pietro Consagra, Lucio Fontana, Giuseppe Santomaso, Toti Scialoja, Emilio Vedova. Oltre alla collezione permanente nella casa-museo si possono visitare tutto l’anno diverse mostre di artisti contemporanei. Le collezioni Schulhof e Nasher Nel 2012 museo si è arricchito di 83 opere provenienti della collezione donata dalla coppia statunitense Hannelore e Rudolph Schulhof, che comprende diversi artisti del Novecento come Alberto Burri, Alexander Calder, Jasper Johns, Mark Rothko a Claes Oldenburg, oltre a Andy Warhol, Sol LeWitt e Anish Kapoor. Per ospitare le opere acquisite il museo è stato ampliato nel 2016 con l’acquisto di un nuovo edificio: negli spazi ampliati vengono oggi organizzate attività di introduzione all’arte per le scuole e le famiglie, oltre ad un programma di internship internazionale dedicato a giovani appassionati di arte. Nel giardino invece sono esposte sculture della collezione permanente della Fondazione Nasher con pezzi di Hans Arp, Alberto Giacometti, Piero Gilardi, Marino Marini, Luciano Minguzzi, Mirko, Henry Moore, Mimmo Paladino, Germaine Richier, Takis. La donna che comprava un quadro al giorno “Il mio motto era Comperare un quadro al giorno e l’ho seguito alla lettera”. Questa era Peggy Guggenheim, l’ereditiera americana il cui amore per l’arte era proporzionato al suo immenso patrimonio ereditato dal padre Benjamin, magnate delle miniere, morto nel naufragio del Titanic. Cresciuta a New York, con il primo marito frequentò negli anni 20 l’ambiente artistico parigino legando amicizia con artisti come Brancusi e Duchamp. Nel 1938 aprì una galleria d’arte a Londra (Guggenheim Jeune) dove allestì la prima mostra personale di Kandinsky in Gran Bretagna e propose artisti come Tanguy, Cocteau, Kernn-Larsen. In quegli anni acquistò la sua prima opera, una scultura di Hans Arp, e maturò l’idea di creare un museo di arte moderna a Londra, che non poté realizzare per lo scoppio della guerra: in quegli anni difficili, tuttavia, riuscì ad acquistare un gran numero di opere importanti. Tornata a New York, nel 1942 Peggy aprì la galleria-museo Art of this Century con il primo nucleo della sua collezione e con mostre di artisti emergenti, come la prima personale di Pollock, di cui fu mecenate. Il 1947 è l’anno del suo trasferimento a Venezia. L’anno successivo alla Biennale espose la sua collezione e nel 1950 portò in Europa per la prima volta Pollock, in una mostra allestita nell’Ala Napoleonica di museo Correr in piazza San Marco. Già dal 1951 la sua casa fu aperta al pubblico, seppur occasionalmente, perché tutti potessero, come lei, godere dell’arte. La Guggenheim è sepolta nel giardino della casa-museo veneziana, insieme ai suoi cani.
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Punta della Dogana e Palazzo Grassi, due templi per l’arte contemporanea

L’edificio della Punta della Dogana e Palazzo Grassi di Venezia costituiscono il polo espositivo per una delle cinque maggiori collezioni di arte contemporanea al mondo, la Collezione Pinault. Chi ama l’arte e l’architettura non può perdere la visita a entrambi gli spazi, restaurati dall’architetto giapponese Tadao Ando. I musei non espongono una vera e propria collezione permanente ma allestiscono mostre con opere sempre diverse, mentre gli artisti sono invitati a creare su commissione. Punta della Dogana Il complesso di Punta della Dogana è un edificio completato nel 1682 di forma triangolare che sorge all’imbocco del Canal Grande e del Canale della Giudecca, nel centro del Bacino di San Marco, nel luogo dove la vista di Venezia è più spettacolare: dalla Punta si gode del panorama a 360° sulla Giudecca, sull’isola di San Giorgio e la sua basilica palladiana, sulla Riva degli Schiavoni, Palazzo Ducale, piazza San Marco, i Giardini Reali, Ca’ Giustinian. Nell’edificio ha avuto sede la dogana di Venezia fino agli anni 80 del Novecento. Dopo vent’anni di abbandono, il Comune di Venezia ha deciso di farne un centro per l’arte contemporanea: il bando di gara se lo è aggiudicato la Collezione Pinault che nel 2009 ha inaugurato lo spazio restituito alla città. Il percorso espositivo ha inizio dal Campo di Santa Maria della Salute per concludersi alla cuspide dell’edificio sulla quale di eleva la Torre della Fortuna, con la sfera dorata. Durante il percorso ci si affaccia sia sul Canal Grande che sul Canale della Giudecca, come dalle murate di una nave. In occasione delle mostre la Collezione Pinault organizza visite guidate, ma è anche possibile farsi guidare alla vista del solo edificio, con aperitivo finale sulla terrazza. Palazzo Grassi Palazzo Grassi è stato l’ultimo palazzo costruito sul Canal Grande prima della caduta della Repubblica di Venezia nel 1797. Dal 1951 è uno spazio consacrato all’arte, prima come Centro internazionale delle arti e del costume, poi come sede di grandi mostre quando viene acquistato dalla Fiat nel 1983 e ristrutturato dall’architetta Gae Aulenti. Infine, nel 2005, il palazzo viene acquistato dal collezionista francese François Pinault che crea così il primo dei suoi musei per esporre, tramite mostre temporanee, la sua sterminata collezione di opere di autori contemporanei dal 1960 ai giorni nostri. Nel 2013 è stato recuperato anche il Teatrino del Palazzo che era stato creato negli anni Sessanta nel giardino del palazzo: oggi il Teatrino propone un ricco programma di concerti, proiezioni, conferenze ed eventi culturali. Per saperne di più www. palazzograssi.it
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