Sardegna
Viaggio in Barbagia
Il nucleo più selvaggio della Sardegna, dove la natura è protagonista assoluta.
Indice
1. La Barbagia


Questa zona dell'isola deve il suo nome ai romani che la chiamarono Barbaria perché imprendibile. Difficile da conquistare ma ospitale e ricca di bellezze tutte da scoprire. Verso est il Supramonte Ogliastrino, un altopiano calcareo dominato dal Monte Corrasi (1.463 m) che si estende nei territori dell'Oliena, Orgosolo, Dorgali, Bunei e Urzulei, è stupefacente dal punto di vista paesaggistico.
Il territorio è tagliato da valli profonde e frastagliate, dette codule, che sfociano a mare "bucando" le pareti calcaree del litorale: il risultato è uno spettacolare paesaggio caratterizzato da gole, rupi e falesie. Oltre agli splendidi paesaggi, da visitare sono le tipiche abitazioni rurali in pietra, le caratteristiche cortes e le botteghe artigiane, soprattutto nei paesi di Belvì e Aritzo, famosi soprattutto per le cassapanche intagliate e la falegnameria in generale; la pelletteria è il settore principe di Dorgali mentre Oliena è nota per la sartoria; le più pregiate pentole e tegami in rame vengono invece dalla Barbagia di Seulo.



Verso Garroppu si cammina tra imponenti guglie di roccia, ammirando la formazioni carsiche della Codula (valle) di Orbisi, visitando le tombe dei giganti di Sa Carchera e il villaggio nuragico di Orruinas. Il punto finale è la Gola di Gorroppu, un canyon alto sino a 400 m che racchiude la Pischina Urtaddala, un laghetto in cui convogliano acque sotterranee.
Infine vale la pena avventurarsi per il Sentiero San Giorgio lungo cui si incontra la Tomba dei Giganti di S'Arena e il villaggio nuragico di Perdeballa.
2. Da non perdere

La cultura tradizionale in Barbagia si manifesta anche nelle feste e nelle sagre popolari come Autunno in Barbagia che si tiene ogni anno da settembre a dicembre coinvolgendo numerosi paesi della zona che organizzano eventi e spettacoli nelle cratteristiche cortes, nelle botteghe artigiane e nelle cantine.
A Mamoiada a carnevale vanno in scena le classiche sfilate processionali dei mamuthones, mentre nel mese di ottobre, ad Aritzo, si tiene la Sagra delle Castagne, con mostre, concerti, sfilate di gruppi folkloristici.
Ricca e golosa è la gastronomia locale, con formaggi, carni, salumi, dolci e vini tipici, come il famoso Cannonau e il famoso Filu ’e ferru, la tipica grappa sarda.