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Sardegna, viaggio nell’isola del mare smeraldo, dei nuraghi, della natura incontaminata e delle tradizioni millenarie

Acque cristalline, spiagge di sabbia soffice e candida, rocce granitiche incorniciate da una macchia mediterranea selvaggia e profumata: benvenuti in Sardegna, isola dai mille contrasti che vi saprà sedurre anche con un patrimonio archeologico unico e con l’innato senso di ospitalità della sua gente.

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Cagliari
Cagliari

Cagliari va dritta al cuore: una storia millenaria, un mare da sogno e infinite attrattive Storia, arte e cultura si sposano alla perfezione con le meravigliose spiagge, le aree lagunari e i parchi verdi: Cagliari è la città gioiello sarda che ammalia con le sue maestose opere architettoniche, con i suoi vicoli tortuosi e con una posizione privilegiata direttamente affacciata sul mare.

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Sassari
Sassari

Sassari non è solo la seconda città della Sardegna per numero di abitanti: è anche la “capitale” del nord dell’Isola per storia e monumenti, eventi e tradizioni. Il suo centro, di un’eleganza discreta, ha origini che risalgono al Medioevo, quando Sassari era cinta da mura dotate di ben 36 torri, 6 delle quali sono sopravvissute finora. Il cuore della città antica pulsa nell’antica piazza Duomo sul lato occidentale, e nelle scenografiche piazza Castello e piazza d’Italia su quello orientale. Tra le chiese, se in centro spicca il Duomo di S. Nicola con la sua insolita facciata verticale e composita, ai margini del nucleo storico sorgono S. Maria di Betlem, rifondata dai Francescani nel ’400, e S. Pietro in Silki, che conserva alcuni elementi dell’antica struttura romanica ed è incastonata nel verde dei suoi orti, con uliveti, vigneti, agrumeti e mirti secolari. Poco fuori dal centro, in direzione nord, si trova anche il monumento-simbolo della città: è la Fonte Rosello o Fontana di Rosello, una bella fontana degli inizi del ’600 in stile tardorinascimentale, con marmi bianchi e verdi che ricordano l’architettura genovese. Per gli appassionati d’arte e cultura c’è solo l’imbarazzo della scelta tra i diversi musei sassaresi, con un ventaglio di temi che spazia dalla bella Pinacoteca nazionale, al Museo storico della Brigata Sassari ospitato nell’omonima caserma, sorta sul luogo dell’antico castello, e all’imperdibile Museo “G.A. Sanna”, la cui vasta collezione archeologica documenta la civiltà sarda fin dalla preistoria. Vale la pena visitare Sassari anche per i numerosi eventi che la animano, di cui i più famosi sono il corteo storico della Cavalcata Sarda (a fine maggio) e la suggestiva Discesa dei Candelieri che celebra la festa dell’Assunzione. Anche i dintorni della città offrono molti punti d’interesse: nel Sassarese sono circa 150 i siti nuragici e preistorici. Il più importante è senza dubbio il santuario di Monte D’Accoddi, risalente al IV millennio a.C. Si tratta dell’unico esempio di altare megalitico a gradoni nel Mediterraneo occidentale, un sito da non perdere.

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Oristano
Oristano

Alla scoperta di tradizioni antiche e poco conosciute La provincia di Oristano, sebbene non sia molto estesa, è ricca di mete da visitare. Già il capoluogo ha molto da offrire, con la sua bella cattedrale, il Museo Archeologico e le prelibatezze locali. Ma è allontanandosi appena di qualche chilometro dal centro che ci s’imbatte in luoghi suggestivi. Come il piccolo centro di Cabras, con le sue spiagge Mari Ermi, Is Arutas e Maimoni, ricche di granelli di quarzite. Immergetevi alla ricerca della fonte medicamentosa sottomarina, in località Funtana Meiga. Bagno di cultura, invece, nel variegato patrimonio archeologico del Museo Civico Giovanni Marongiu, anche noto come Museo dei Giganti di Mont’e Prama. Nella Penisola del Sinis si distinguono il paese fantasma di San Salvatore, set di numerosi “spaghetti western”, e quello di San Giovanni, dove giace la seconda chiesa paleocristiana più antica della Sardegna. A Tharros, invece, si ammirano le rovine dell’antica città fenicia. La zona del Guilcer comprende borghi come Ghilarza, dove sorge la casa-museo di Antonio Gramsci, Abbasanta, sito archeologico del Nuraghe Losa, e Paulilatino, in cui visitare il misterioso pozzo di Santa Cristina. Infine, fermatevi a Fordongianus, nell’entroterra, con le antiche terme romane e la Casa Aragonese.

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Provincia di Nuoro
Provincia di Nuoro

Territorio autentico e sorprendente La Sardegna non è solo mare e spiagge e la provincia di Nuoro ne è la chiara dimostrazione. Un territorio ricco di storia, arte e tradizioni, che varia di continuo, chilometro dopo chilometro, passando da verdi vallate ad altissime montagne. Tra i simboli del Nuorese spicca il Monte Ortobene, montagna granitica di 955 metri. Sulla sua cima, il Cuccuru Nigheddu, si trova la Statua del Redentore e si ammira il meraviglioso paesaggio, che apre sul Gennargentu e sul Golfo di Orosei. Poco distante, nell’area del parco di Sedda Oddai, ecco la piccola Chiesa della Solitudine, che custodisce le spoglie della scrittrice Grazia Deledda. Meta irrinunciabile è il nuraghe Tanca Manna, monumento megalitico a forma di monotorre con cupola, costruito con rocce e blocchi di granito, che presenta al suo interno due nicchie contrapposte. Sulle falde del Supramonte, a pochi chilometri dal paese di Oliena, ci si imbatte nella sorgente carsica de Su Gologone e nel profondo canyon Su Gorropu, nato dall’erosione del Rio Flumineddu. Infine, la grotta di Ispinigoli, al cui interno sono stati ritrovati anelli, monili e simboli solari, che hanno rivelato l’esistenza di un pozzo sacrificale fenicio.

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Carbonia-Iglesias
Carbonia-Iglesias

Il territorio dell'ex provincia Carbonia-Iglesias Spiagge isolate, cale e grotte per scoprire un lato inedito della Sardegna Il territorio di Carbonia-Iglesias è dominato dalle due città che fino al 2016 sono stati i capoluoghi amministrativi dell'omonima provincia, poi inglobate nella provincia del Sud Sardegna. Carbonia nasce come centro abitato soltanto negli Anni 30, con uno sviluppo legato alle miniere di carbone dismesse e oggi visitabili grazie al Museo del carbone, aperto al pubblico nel 2006. L'area che circonda la città è ricca di parchi archeologici che testimoniano il passaggio della civiltà nel corso dei secoli, da quello del Monte Sirai a quello di Cannas di Sotto. Chi ama il mare può godere delle meravigliose spiagge del litorale del Sulcis: la spiaggia di Masua, quella di Portopaglietto e quella di Porto Paglia sono tra le più apprezzate da turisti e visitatori. Iglesias, città regia della Sardegna durante il dominio spagnolo, vanta un centro storico ricco di chiese che spaziano dall'architettura gotica allo stile Liberty di inizio 900 e una costa che stupisce per la quantità di cale e grotte da esplorare e in cui rilassarsi godendo di panorami suggestivi.

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Castelsardo

Castelsardo

Regione
Il profilo di Castelsardo è una delle cartoline più note della costa sarda, magnifico e inconfondibile, con il paese medievale fortificato e protetto dal castello in cima a un promontorio. Facile capire perché fosse un borgo praticamente imprendibile per i nemici. Castelsardo conserva orgogliosamente il suo centro medievale, il Casteddu, un dedalo di vicoli e piazzette rimasto intatto fin dal Medioevo e tuttora dominato dai resti del suo castello, a volte chiamato “Castello bellavista” per i panorami che regala ai visitatori. Oggi l’antica fortezza ospita il MIM-Museo dell’Intreccio Mediterraneo, dedicato alla tradizione locale dell’intreccio di cesti e stuoie, ma nella visita sono compresi anche gli splendidi camminamenti delle sentinelle che solcano le scogliere sotto la fortezza. La rocca di Castelsardo, situata in posizione strategica, nel corso dei secoli passò di mano in mano dai genovesi agli aragonesi e spagnoli, dagli austriaci ai Savoia, che le diedero il nome attuale. Risale al periodo spagnolo la cattedrale di S. Antonio Abate, che stupisce con il suo campanile colorato riconoscibile anche da miglia di distanza in mare. All’interno si conserva il preziosissimo retablo del Maestro di Castelsardo, anteriore al 1492. Da vedere è anche la chiesa di S. Maria delle Grazie, legata ai riti della Settimana Santa, molto sentiti in paese: qui si può vedere il Cristo nero, un crocifisso tra i più antichi della Sardegna, portato in processione nella famosa celebrazione del Lunissanti, il lunedì che precede la Pasqua. Intorno a Castelsardo sorgono diversi siti preistorici, tra cui il nuraghe Ispighia e il nuraghe Paddaggiu, ma anche formazioni rocciose uniche al mondo come la cosiddetta Roccia dell’Elefante, scolpita dagli agenti atmosferici e punteggiata di domus de janas.
Natura
Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena

Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena

Regione
180 chilometri di coste, circa 20.000 ettari di superficie tra area marina e terrestre, più di 60 isole: è l’identikit essenziale del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena, eccellenza ambientale di livello europeo, istituito nel 1994 nella zona nord-orientale della Sardegna, di fronte alla costa della Gallura. Le isole più grandi e celebri sono La Maddalena, Caprera, Budelli, Santo Stefano e Spargi, destinazioni popolari per escursioni in barca che partono da Baja Sardinia, Palau e Santa Teresa Gallura. Acque cristalline bagnano spiagge spettacolari e affascinanti formazioni di rocce granitiche. La biodiversità è notevole: le acque del parco sono popolate da moltissime specie di pesci, coralli, mammiferi (come il delfino tursiope) e molluschi, come la rara pinna nobilis. Non mancano nemmeno le tartarughe caretta caretta, tutto ne fa una meta privilegiata per gli appassionati di diving e snorkeling. Le isole ospitano una varietà di piante endemiche e specie animali protette. L’unico centro abitato dell’arcipelago è La Maddalena, dove si trovano spiagge rinomate come Bassa Trinita e Punta Tegge, e il museo Nino Lamboglia. Caprera ospita invece il Compendio Garibaldino, dedicato a Giuseppe Garibaldi, che amò profondamente quest’angolo di Sardegna e vi trascorse l’ultima parte della sua vita. L’isola di Budelli è celebre per la sua spiaggia Rosa, un set cinematografico naturale usato da Michelangelo Antonioni per Deserto rosso, oggi accessibile solo con permessi speciali.
La regione

Terra di mare smeraldo, nuraghi e tradizioni millenarie

Dall’antico quartiere di Castello a Cagliari alle Torri spagnole di Alghero, dal complesso nuragico di Barumini alla sfarzosa mondanità della Costa Smeralda, dalla sontuosa natura del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena allo stupore della spiaggia della Pelosa di Stintino: scommettiamo che la Sardegna vi sedurrà? 

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