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Regalati un weekend o una vacanza di coppia nelle località più romantiche d’Italia.
 

Vacanze romantiche o avventurose, viaggi di nozze ma anche semplicemente di svago. Se cerchi qualche nuova ispirazione per un viaggio di coppia in Italia sei nel posto giusto. Dalle città d’arte alle spiagge del Mediterraneo, dagli chalet in montagna per dormire davanti al fuoco alle bolle nelle Langhe vista vigneti, dalle località mondane ai buen retiro, l'Italia offre tante mete turistiche emozionanti per viaggiare in due. Ed essere felici.

 

I migliori viaggi in coppia in Italia 353 risultati di ricerca
Relax e benessere
Comano

Comano

Comano Terme, la vacanza slow ai piedi delle Dolomiti di Brenta Immersa nella natura delle Valli Giudicarie Esteriori, là dove il territorio del Garda cede il passo alle Dolomiti di Brenta, c’è Cormano Terme, in provincia di Trento: i locali la chiamano “valle salute”, o “valle salus”, perché, grazie alle acque termali che vi sgorgano, particolarmente efficaci nelle terapie dermatologiche, e a un paesaggio tutto da scoprire, qui troverete la destinazione più propizia per conciliare il benessere del corpo e dello spirito Cormano Terme, centro termale d'eccellenza che si trova al centro di una vallata assolata, circondata da altipiani, montagne incantate e borghi rurali, riconosciuta dall’Unesco tra le riserve mondiali di biosfera, è infatti il luogo ideale per una vacanza rigenerante, a contatto diretto con la natura, all’insegna della tranquillità, della vita slow e del turismo sostenibile. Un percorso di benessere a 360 gradi Conosciuta già in epoca romana, come attesta il ritrovamento di celle termali e condotte in terracotta, l’acqua bicarbonato calcio magnesiaca di Comano, sgorga a una temperatura costante di 27 gradi: questo rende la sua azione detergente, sedativa e riparatrice particolarmente indicata per la cura della pelle e di svariate patologie: eczemi, dermatiti, psoriasi e orticaria, soprattutto nei bambini, dalla prima infanzia all'adolescenza. Seguiti dai dottori-clown, pedagogisti e psicologi, e inseriti in programmi terapeutici che includono giochi, coccole e laboratori da seguire con i genitori, sono tantissimi i ragazzini che ogni anno raggiungono questo stabilimento per un periodo di cure con effetti duraturi nel tempo. C’è anche una sezione dedicata alla fisioterapia, che si occupa prevenzione, trattamento e riabilitazione; mentre all’interno del centro beauty e wellness potrete sottoporvi a massaggi e trattamenti estetici e correttivi. All’esterno, un grande parco attrezzato, attraversato da sentieri e piste di jogging, coronerà il vostro percorso di benessere a 360 gradi. Comano d’inverno: snow park per famiglie e grandi autostrade innevate Se arrivate qui d’inverno e amate sciare, a una manciata di chilometri trovate Bolbenolandia: area attrezzata per famiglie, con piste da sci, asilo sulla neve e animazione dedicata ai più piccoli, mentre la vicina Fiavè ospita un anello per lo sci di fondo e una pista per il pattinaggio su ghiaccio. Per chi preferisce non rifare mai due volte la stessa pista, le grandi autostrade innevate dei comprensori sciistici di Andalo-Fai della Paganella e Pinzolo - Madonna di Campiglio sono comunque vicine e a portata d’auto. Nel Parco naturale Adamello Brenta è poi anche possibile fare escursioni armati di ciaspole e racchette. A zonzo tra archeopalafitte, castelli e borghi stregati Se invece preferite il turismo culturale, troverete irresistibile la passeggiata segnalata della zona archeologica di Fiavè: lungo uno dei siti più interessanti della preistoria europea, scoprirete le rovine di villaggi su palafitte che risalgono all’età del bronzo; mentre sopra Lundo, sul monte San Martino, potrete ammirare i resti ben conservati di un insediamento fortificato fondato di età tardo-antica. Se poi andate alla scoperta dei tanti borghi contadini della vallata, consigliamo Rango, con le sue fontane e le case in pietra e legno, inserito dal Touring Club tra i “Borghi più belli d’Italia” e sede in inverno del tradizionale mercatino di Natale. Una leggenda narra che la piccola frazione di Balbido, nel comune di Bleggio Superiore, che ospita anche murales d’autore, fosse un tempo infestata dalle streghe, ritenute responsabili delle catastrofi naturali che si scatenavano in zona. Per allontanarle, gli abitanti eressero cinque croci in ferro all’imbocco della valle, una delle quali ancora visibile. Merita di essere visitato, anche all’interno, pure il Castello dii Stenico: dalle sue finestre si sente il rumore delle cascate del rio Bianco e si gode di una vista meravigliosa su tutta la valle. Itinerari gustosi lungo le tappe dei prodotti tipici locali Sede di numerosi presidi Slow Food, Comano e la sua valle vi tenteranno con i Sentieri del Gusto, quattro itinerari dedicati ai prodotti tipici: la noce del Bleggio, dall’inconfondibile gusto speziato e il guscio facile da rompere, utilizzata per cucinare torte o pagnotte o nel tipico salame alle noci, la patata di Lomaso, il latte e la famosa ciuiga del Banale, un salume unico in Italia, un tempo prodotto con le parti meno nobili del maiale a cui venivano aggiunte rape bianche cotte e tritate, oggi invece realizzato con carne suina scelta, ma sempre secondo la tradizione. Vi è venuta fame? Comano vi aspetta!
Relax e benessere
Terme della Salvarola

Terme della Salvarola

Terme della Salvarola, per chi cerca relax o una fuga romantica sulle colline modenesi Immerse in un grande parco, a quasi 200 metri di altezza tra pianura e colline, boschi e vigneti, le Terme della Salvarola, a Sassuolo, in un’elegante palazzina liberty dei primi del Novecento, sono una meta bella e defilata per chi è in fuga dalla città e desidera regalarsi un weekend di coccole e pace. Una gita particolarmente consigliata a chi viaggia in coppia. Un bacino di acque “divine” e medicamentose La località dista 3 chilometri da Sassuolo e una ventina da Modena. Le proprietà terapeutiche delle acque impiegate erano già note in epoca romana e medievale. Si narra che la potente contessa Matilde di Canossa visitasse abitualmente questi luoghi per trarne beneficio. Non a caso il medico sassolese Giambattista Moreali, che fondò le terme nel Settecento, le definì in un trattato addirittura “divine”. Le cure termali qui impiegano tre qualità diverse di acque, classificate dagli esperti come salsobromoiodiche, solfurocarboniche e solfobicarbonatomagnesiche, destinate alla cura di varie patologie delle articolazioni, dell’apparato vascolare, delle vie respiratorie e della pelle. Al centro della Salvarola potrete seguire cure inalatorie, di fango-balneoterapia, ginecologiche e idropiniche. Il complesso termale mette a disposizione anche un poliambulatorio e un centro dedicato alla riabilitazione. Qui l’obiettivo è il recupero della forma fisica Accanto all’offerta di cure termali, nel suo parco di oltre 10 ettari, il complesso di Sassuolo include anche 2.300 metri quadrati dedicati al relax e al recupero della forma fisica. All’interno del centro benessere Balnea, potete trovare 5 tra vasche e piscine termali a diverse temperature con idromassaggi, cascate, giochi d’acqua, percorsi vascolari, palestre, sauna, bagno di vapore. Ci sono poi 4 palestre attrezzate per allenarsi, praticare yoga, pilates, spinning e adibite ai percorsi riabilitativi. Lo spazio del centro estetica termale sensoriale propone una vasta gamma di esperienze estetiche e cosmetiche per ogni età. Tra i percorsi estetici più specifici e golosi, legati ai prodotti del territorio modenese, potrete esplorare la vinoterapia a base di uve Grasparossa e Trebbiano, i trattamenti e le linee cosmetiche alla ciliegia di Vignola, all’aceto balsamico, al burro chiarificato, ai cereali e miele e alla zucca. Non trascurate, se potete, i massaggi orientali, olistici, linfodrenanti, termoaromatici e anti stress che il centro mette a disposizione. Escursioni tra castelli e musei, da Sassuolo a Maranello Siamo nel punto di partenza ideale per itinerari tra arte e storia ed escursioni nella natura. Da qui potete raggiungere Sassuolo, anche in bici, e visitare il palazzo ducale estense, capolavoro del barocco italiano, ricco di affreschi, stucchi, sculture e monumentali fontane. Il museo AMES conserva auto e moto d’epoca. Un’altra esperienza da non perdere è la visita all’acetaia comunale di Sassuolo, presso il castello di Montegibbio, uno dei più antichi manieri modenesi. Oppure, se siete davvero appassionati di motori, il consiglio è quello di partire alla volta di Maranello, a soli 10 chilometri di distanza da Sassuolo, percorribili anche lungo una pista ciclabile, per visitare il museo della Ferrari. Tigelle, gnocco fritto e lambrusco, per coccolare anche il palato E per gratificare anche il gusto, dopo tante attività, avete solo l’imbarazzo della scelta: siete nel cuore della food valley, potete scegliere tra tigelle, gnocco fritto, tortellini e tortelloni e molto altro, il tutto accompagnato dalle ciliegie di Vignola e dal bensone, dolce tipico di Modena dalla forma ovale. L’ottimo lambrusco locale farà il resto...
Arte e cultura
pantheon

Pantheon

Il più grande tempio di Roma Il Pantheon è uno dei monumenti romani conservati meglio al mondo. Fu costruito nel 27 a.C. per volere di Marco Vipsanio Agrippa. Tra il 112 e il 125 d.C. Adriano lo fece riedificare, ampliandolo, rovesciandone l’orientamento e aprendo davanti al nuovo tempio una grande piazza porticata. La sua cupola con 43,44 m di diametro interno, è tuttora la cupola emisferica più larga mai costruita in calcestruzzo non armato, più grande di quella di San Pietro. Ciò che più sorprende dell’architettura del Pantheon sono le sue dimensioni: l’altezza dell’edificio è pari al diametro della cupola, poco più di 43 metri, caratteristica che rispecchia i canoni classici dell’architettura razionale romana. La parte interna della cupola è decorata con cinque ordini di 28 cassettoni che vanno restringendosi verso l'alto. Al centro si apre un oculo di 8,95 metri di diametro, che consente alla luce naturale di penetrare e illuminare tutto l’edificio. In caso di pioggia l’acqua entra nel Pantheon e sparisce nei 22 fori quasi invisibili posti sul pavimento. L’oculus rende possibile uno scenografico effetto astronomico per cui ogni 21 aprile a mezzogiorno, un fascio di luce entra nel Pantheon con un’inclinazione tale da centrare perfettamente il portale d’ingresso. A quell’ora esatta, l’Imperatore Adriano varcava la soglia del tempio affinché il popolo ammirasse tutta la sua figura immersa nella luce come un dio. Caduto in stato di abbandono e saccheggiato, il Pantheon si salvò dalle incursioni barbariche grazie all’imperatore bizantino Foca che lo donò a Papa Bonifacio IV. Fu consacrato nel 609 a Santa Maria dei Martiri e nei suoi sotterranei vennero sepolti ignoti martiri cristiani. Successivamente divenne luogo di sepoltura qui riposano Raffaello Sanzio e i Reali d’Italia Vittorio Emanuele II, Re Umberto I e la Regina Margherita di Savoia. Nel giorno della Pentecoste, tutti gli anni, una pioggia di petali di rosa scende dall’oculus all’interno del Pantheon a conclusione della celebrazione del Corpus Domini.
Arte e cultura
ghetto ebraico roma destination

Comunità Ebraica di Roma

Il quartiere della memoria dove poter vivere la cultura giudaica e provare la cucina giudaico-romanesca. Situato sul Lungotevere de' Cenci, tra i più antichi al mondo, secondo solo a quello di Venezia, il Ghetto di Roma nasce nel 1555 per volere di Papa Paolo IV. Gli ebrei che vivevano qui avevano l’obbligo di portare un segno distintivo e non potevano commerciare e possedere beni immobili. Più volte dismesso, fu chiuso definitivamente nel 1870. Nel 1904 fu inaugurata la Sinagoga, il Tempio Maggiore di Roma, ancora oggi luogo di preghiera ma anche punto di riferimento per la vita culturale e sociale dell’intera comunità. Il Tempio è uno dei luoghi più suggestivi del quartiere e all’interno potrai visitare il Museo ebraico e il Tempio spagnolo. Oltre la Sinagoga, altri monumenti di interesse sono la Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, ricavata dall’antico mercato del pesce, dove potrai ammirare la Cappella di Sant’Andrea o ancora la Chiesa di San Gregorio in Divina Pietà, in onore di Papa Gregorio Magno che concesse la libertà di culto agli ebrei, e il Portico d’Ottavia. Nel Ghetto si trova la Fontana delle tartarughe con quattro efebi in bronzo e i delfini appoggiati sulle conchiglie e sul bordo le quattro tartarughe, realizzate da Bernini che ne completò l’opera. Passeggiando tra i vicoli ti accorgerai che alcuni sanpietrini sono ricoperti da targhe in ottone, le Memorie d’inciampo, con i nomi dei deportati che durante il rastrellamento del 16 ottobre 1943 non fecero più ritorno dai campi di sterminio. Luogo ideale per una sosta enogastronomica dove poter assaggiare la cucina tipica kosher ma anche quella tradizionale giudaico romanesca come i carciofi alla giudia, il tortino alici e indivia, il brodo di pesce e i filetti di baccalà.
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