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Un viaggio in primavera è la scelta migliore per godersi il clima favorevole e vedere gli affascinanti borghi italiani fiorire

In Primavera si assiste al risveglio della natura capace di trasformare luoghi e paesaggi. Uno dei piaceri più semplici è quello di esplorare l'ambiente e di cogliere i panorami e i suoni circostanti. Quando sceglierai dove andare in primavera in Italia preparati e lasciati stupire dai colori, i profumi e gli scenari incredibili, per vivere appieno la stagione della rinascita.
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Sulle orme del Giro d’Italia 2022: Salò-Aprica

Direste mai che un itinerario in Lombardia sia un trionfo di laghi e montagne, reperti archeologici e riserve naturali? Ebbene, è proprio così. Preparatevi alle sorprese, dunque. E a dare l’anima su salite che hanno fatto la storia del ciclismo La Lombardia che non ti aspetti Già il nome, Riviera dei Limoni, la dice lunga: la sponda occidentale del Lago di Garda, con il suo profilo frastagliato di precipizi, tornanti panoramici e gole di roccia, ha un microclima così mite che pare un frammento di Mar Mediterraneo, dove crescono alberi di agrumi, palme e oleandri. Tutto un altro scenario quello che s’incontra in Valle Sabbia, con le Prealpi, il Lago d’Idro e le sue montagne, sempre più imponenti. O in Valcamonica, una verde distesa pianeggiante tra le Alpi Centrali, attraversata per tutta la sua lunghezza dal fiume Oglio. Infine la Valtellina, uno spicchio di Lombardia che dall’estremità settentrionale del Lago di Como sale fino alla Svizzera: parte del territorio è occupato dal Parco Nazionale dello Stelvio, un paradiso naturale di larici, pini e abete. In sella dal Garda alle montagne Il Lago di Garda, il più esteso in Italia, e poi le montagne lombarde della Valcamonica e della Valtellina, con i ghiacciai che fanno capolino dalle cime. L’itinerario che vi raccontiamo in questo articolo, prendendo spunto dalla tappa numero 16 del Giro d’Italia 2022, presenta un solo rischio: sedurvi con uno specchio d’acqua scintillante e poi abbandonarvi, costringendovi a scendere di sella, con certe salite ardite. Lo conferma un numero: 4510. Sono i metri di dislivello. A meno che non abbiate il fisico dei campioni, dunque, fatevi furbi: pedalate lungo uno solo dei 3 segmenti che vi proponiamo qui e approfittate delle ricchezze naturalistiche e gastronomiche incontrate sul tracciato. Non ve ne pentirete.
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