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Natura
Abruzzo

Abruzzo, lasciatevi catturare dall'autenticità di una terra tutta da scoprire

Una natura straordinaria che dai monti si protrae fino al mare e che le è valsa la definizione di Regione verde d’Europa.

4 minuti

Regione di dure rocce ma dall’anima gentile, amabile e rassicurante soprattutto dove i monti sfumano in vallate generose di prodotti dell’uomo e della natura. Nell’estrema varietà dei suoi habitat, l’Abruzzo si propone come uno straordinario laboratorio biologico per la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi.

Questa terra saprà incantarvi con le suggestive scenografie delle cime più alte degli Appennini, con il fascino dei pittoreschi borghi, con la magia dei parchi rigogliosi e della lunga e variegata costa.

Terra dalle espressioni artistiche sorprendenti che raccontano un immenso patrimonio culturale e storico, si mostra ricca di creazioni dell’ingegno, del lavoro e dell’arte di vivere espresse in tante belle opere che adornano le città come i più piccoli borghi, in feste antiche, in vini d’eccellenza, in sapori, decisi o delicati, che rappresentano fedelmente il carattere e il “genius loci” d’Abruzzo. 

Sua Maestà il Gran Sasso d’Italia e i suoi altopiani sconfinati

Sua Maestà il Gran Sasso d’Italia e i suoi altopiani sconfinati

Rilievi di questa specie nel cuore d’Italia non ce ne sono. Il Gran Sasso d’Italia è il massiccio che contiene la cima più alta di tutto l’Appennino, il Corno Grande (2.912 m. slm) e che racchiude l'unico ghiacciaio del sud Europa, il Ghiacciaio del Calderone. Le sue forme e le sue rocce non hanno nulla da invidiare alle Alpi e alle Dolomiti. Qui la montagna si esprime con tutte le sue attrattive (dall’escursionismo all’arrampicata, dalla discesa allo sci alpinismo) e in tutte le stagioni.

Custodito e tutelato dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, tra le aree protette più grandi d’Europa, è un susseguirsi di paesaggi mozzafiato di eccezionale valore naturalistico e culturale. A ovest il “Tetto degli Appennini” si erge sui pascoli dell’altopiano di Campo Imperatore, il più esteso d’Italia, il “Piccolo Tibet". Uno scenario unico e straordinario in cui vi sentirete catapultati in un vero e proprio set cinematografico. Per le sue caratteristiche, è stato scelto come palcoscenico naturale di tante produzioni cinematografiche nazionali e internazionali. 

La Maiella, la montagna “madre”

La Maiella, la montagna “madre”

Seconda solo a quella del Gran Sasso nella graduatoria delle cime più alte dell’Appennino, la Maiella non lo è certo per forza evocativa, per la capacità di incidere sulla fantasia locale, per una spettacolarità diversa e particolare. A conferma del peso non solo geografico, materiale, ma anche simbolico di questa montagna la tradizione la considera “la montagna madre”, una madre che vede la sua speciale eredità di natura e cultura custodita e protetta dal Parco Nazionale della Maiella. Tra gli elementi più peculiari di questo territorio che lo avvolgono in un’atmosfera di sacralità, ci sono gli eremi. Luoghi di ritiro e di preghiera, alcuni difficilmente accessibili, per lo più scavati nel ventre della pietra bianca della montagna, in perfetta simbiosi con la natura circostante.

Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: cent’anni e non sentirli

Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: cent’anni e non sentirli

Abruzzo, terra dalla natura straordinaria e dai paesaggi unici dove si concentrano parchi naturali rilevanti in ambito nazionale e internazionale, a partire da quello più antico e famoso, il Parco Nazionale d’Abruzzo, il cui territorio fin dal 1800 era ritenuto speciale, un angolo nascosto d’Italia in cui animali rarissimi già all’epoca continuavano a rifugiarsi. Riconosciuto ufficialmente con diversi atti negli anni che vanno dal 1921 al 1923, dal 2001 è diventato Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, indicando già nella sua denominazione ufficiale la grande estensione e diversità territoriale che ne hanno fatto uno dei parchi di maggior interesse a livello europeo. Ma la sua importanza non si ferma solo alla funzione di scrigno di eccellenze faunistiche come l’orso marsicano, il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico, l’aquila reale; e neppure si può limitare al suo repertorio di paesaggi di bellezza esclusiva. Questo Parco ha qualcosa in più, un significato simbolico che riassume e rappresenta al meglio l’Italia selvaggia con le sue più alte fascinazioni e le sue più singolari sorprese.

Pagaiando sulle acque cristalline del fiume Tirino

Pagaiando sulle acque cristalline del fiume Tirino

Definito dal Guardian Travel il fiume più bello d’Italia, tra i più puliti d’Europa, il Tirino vi sorprenderà per le infinite sfumature delle sue acque cristalline che vanno dall’azzurro allo smeraldo. Un vero paradiso tra alti canneti e salici piangenti dove trovano il loro habitat ideale numerose varietà di vegetazione e di fauna che ne arricchiscono le sponde e i fondali. Percorrerlo a bordo di una canoa è l’esperienza che vi farà assaporare tutte le meravigliose sfumature di questo specchio d’acqua nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Terre e marine dannunziane

Terre e marine dannunziane

Quando una terra trova un cantore come Gabriele D’Annunzio, ha già degli indubbi privilegi. Certo è che le immagini delle marine d’ Abruzzo hanno un loro specifico carattere, meno sfacciato rispetto a tante altre spiagge italiane, in alcuni tratti ancora “vergine” come diceva proprio il Vate. L’offerta di mare è decisamente articolata su tutti i 130 chilometri di spiagge. Sulla costa teramana e su quella pescarese si ritrovano tutte le forme praticabili e le strutture del turismo balneare moderno. Nel tratto che va da Ortona a Vasto, la sabbia cede il posto a insenature, calette di ciottoli, piccole baie e promontori a picco sul mare: vi trovate nella magica Costa dei Trabocchi che prende il nome da quelle arcane macchine da pesca in legno sospese sul mare, così armoniose nel loro gioco di fili e corde, celebrate da D’Annunzio nel Trionfo della Morte.

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