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UNESCO

Dolomiti, l'opera architettonica più bella del mondo

Fu Le Corbusier, famoso architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese, a definirle “l’opera architettonica più bella del mondo”.

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Fu Le Corbusier, famoso architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese, a definirle “l’opera architettonica più bella del mondo”. Un paradiso per chi ama lo sport, la natura incontaminata, la montagna senza compromessi e i sapori della tradizione: sono le Dolomiti, la leggendaria catena montuosa delle Alpi orientali, sito inserito nella Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Le cosiddette “montagne pallide” sono distribuite in tre regioni: Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Un habitat assolutamente unico in cui godere di viste mozzafiato. 

Dove si trovano le Dolomiti

Dolomiti

Le Dolomiti sono una serie di gruppi montuosi delle Alpi Orientali italiane e sono fatte quasi totalmente di dolomia, una roccia costituita principalmente dal minerale dolomite. È quest’ultimo a dare il famoso colore pallido.

Il complesso montuoso copre oltre 140mila ettari e si estende, come detto, su tre regioni e in particolare su cinque province (Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine, con una piccola parte compresa anche in Austria con le Dolomiti di Lienz).

Si fa presto a dire Dolomiti… ma la catena montuosa è davvero molto estesa. Si va dalle Dolomiti di Brenta al gruppo formato dal Catinaccio e dal Latemar, dalle Dolomiti di Sesto alle Pale di San Martino, dal massiccio della Marmolada al gruppo composto da Pelmo e Croda da Lago, per concludere con le Dolomiti Friulane, le più orientali di tutte.

Tra le zone più rinomate c’è il Dolomiti Superski, un’estesa area sede di un parco nazionale, di ben nove parchi naturali e del più grande comprensorio sciistico italiano.

Storia e informazioni sulle Dolomiti

Dolomiti

La storia del paesaggio dolomitico è in continua evoluzione geomorfologica a partire dal lontano Miocene: gli strati rocciosi, creatisi dall’accumulo di conchiglie, coralli e alghe, emersero per la prima volta dal mare in cui erano sedimentati, trasformandosi lentamente in montagne.

Le Dolomiti prendono il nome dal naturalista francese Déodat de Dolomieu che studiò per primo il particolare tipo di roccia predominante, battezzata in suo onore dolomia. La prima denominazione geografica del termine Dolomiti risale al 1837 in una guida londinese che descriveva una regione montuosa tra le valli di Fassa, Gardena, Badia, la val Pusteria e le Alpi venete. Il nome è poi divenuto ufficiale nel 1864, quando fu pubblicato un resoconto di viaggio di due naturalisti inglesi.

Il vecchio nome, Monti Pallidi, era proprio legato alla composizione delle rocce dolomitiche che appaiono chiare, pallide, lucenti e in grado di riflettere la luce circostante. Pallide di giorno, le Dolomiti diventano rossastre all’alba e al tramonto.

Perché le Dolomiti sono sito Unesco

Dolomiti bellunesi

Queste meravigliose cattedrali di roccia sono Patrimonio dell’Umanità in quanto paesaggio culturale montano unico al mondo e di eccezionale bellezza naturale, caratterizzato dalle rocce sedimentarie carbonatiche, ovvero le rocce dolomitiche, con una preziosa geologia che permette di studiare e riscoprire la vita marina nel periodo Triassico.

I posti più belli delle Dolomiti da visitare: 7 tappe imperdibili

Dolomiti

Il percorso per visitare le Dolomiti è vastissimo, ma le tappe imperdibili sono 7.

TN Madonna di Campiglio

La prima che suggeriamo è Madonna di Campiglio, località sciistica di fama internazionale tra le cime del Brenta e i ghiacciai dell’Adamello e della Presanella. Vanta oltre 60 chilometri di piste e 20 impianti di risalita, ma offre anche un gran numero di sentieri escursionistici.

Pale di San Martino

San Martino di Castrozza è ai piedi delle spettacolari Pale di San Martino. È una delle più note località sia per gli sport invernali che per il soggiorno estivo. 

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Cortina d’Ampezzo è la “Regina delle Dolomiti”. È diventata un mito grazie al cinema, alle frequentazioni di illustri personaggi come Ernest Hemingway, Brigitte Bardot e Ingrid Bergman e per il suo impareggiabile paesaggio alpino. Una meta esclusiva dal fascino intramontabile. Oltre a essere meta ideale per lo sci e gli sport invernali, è anche un ricco centro culturale.

Tre Cime di Lavaredo

Uno stop obbligato lo meritano le Tre Cime di Lavaredo, unica controindicazione è che vi farà innamorare: simbolo delle Dolomiti, sono tre obelischi rocciosi di grande fascino che spiccano tra le montagne più note e fotografate del mondo.  

Buffaure, Val di Fassa

La Val di Fassa, cuore delle Dolomiti, è una delle eccellenze turistiche del Trentino a cui dedicare qualche giorno di esplorazione. Zona calda dello sci internazionale grazie agli oltre 200 chilometri di piste per lo sci alpino, è al centro del Dolomiti Superski ed è caratterizzata da una comunità ladina che ha saputo custodire la sua lingua e la natura del luogo. 

TN Passo Pordoi - vista Marmolada

Tra le bellezze iscritte nel Patrimonio dell’Umanità Unesco in zona troviamo la Marmolada, la catena montuosa più alta dell'area dolomitica con il più grande ghiacciaio.

Val di Fiemme

Vale la pena di proseguire fino alla Val di Fiemme, naturale prosecuzione della Val di Fassa. Nota per la sua produzione di legno e di formaggio DOP, è il posto ideale per lo sci e il trekking.

Prodotti tipici delle Dolomiti: 3 delizie da assaporare

Formaggio Montasio

Sci, escursioni, relax e ottimo cibo. Sulle Dolomiti si mangia benissimo tra ristoranti stellatissimi e malghe dove assaggiare le specialità del luogo direttamente prodotte dal contadino. E a tal proposito sono 3 le specialità imperdibili prodotte in questa zona.

●  Il formaggio Asiago DOP è un prodotto della tradizione che si produce solo tra Vicenza, Trento e una parte di Padova e Treviso.

● Il saporito formaggio di malga è prodotto con il latte munto in alta quota nelle storiche malghe delle Dolomiti.

● È celebre il miele delle Dolomiti Bellunesi DOP, una delizia lavorata dall’Apis mellifera a partire dal nettare dei fiori del territorio. 

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