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Tour e esperienze
Lungo la costa campana

La Campania via mare: in barca da Nisida a Capo Palinuro lungo la Rotta della Sibilla

Tipologia
Percorso in barca
Durata
1 giorno
Numero Tappe
7
Difficoltà
Medio

Quello che vi proponiamo è molto più di un semplice itinerario nautico. Affronterete un vero e proprio viaggio in mare, di quelli sempre sognati, guidati dal vento. Un percorso alla scoperta della Campania in barca, tra tappe panoramiche che dal Golfo di Napoli e l’arcipelago partenopeo si spingono fino al Golfo di Salerno e toccano la punta estrema della regione, nella meridionale Costa Cilentana. Circa 140 miglia di pura poesia.

Giorno 1

Bagnoli e la “Pompei sommersa” di Baia

Bagnoli e la “Pompei sommersa” di Baia

La navigazione parte da Nisida, piccola isola che fronteggia Pozzuoli. Maschera e pinna a portata di mano, perché un’immersione è d’obbligo davanti a Bagnoli, per ammirare Baia, la “Pompei sommersa”: ad appena 5 metri di profondità si nasconde, infatti, un tesoro d’inestimabile bellezza. Vivrete l’esperienza indimenticabile di tuffarvi in un mare smeraldo, e nuotare tra i resti dell’antica città inghiottita dai flutti.

Ischia, isola di storia e di terme

Ischia, isola di storia e di terme

Prima di fare prua verso Napoli, allargatevi per 225°, navigate per 6 miglia e approdate a Procida, l’isola di Arturo, terra selvaggia e marinara, che vi inebria con il suo profumo di limone. Dopo 4 miglia eccovi a Ischia, la grande e magnifica isola del mito, nota per le sue cure termali, i resti archeologici e il Cretaio, monte che ha ancora le fumarole. Fate tappa a Forio, Lacco Ameno, Ischia Porto e al Castello Aragonese, raggiungibile attraverso il ponte che collega l’isola madre all’isolotto sul quale si erge la costruzione. 

Ercolano, un tuffo nella storia

Ercolano, un tuffo nella storia

Fate rotta per 50° e 18 miglia, lasciando alla vostra sinistra la punta di Pozzuoli - dopo una visita ai Campi Flegrei e all’Antro della Sibilla - e dirigetevi verso Napoli. L’attracco migliore è a Posillipo, ma incanta anche quello sotto Castel dell’Ovo. Da Capodimonte alla Cappella San Severo, dal Teatro San Carlo a Piazza del Plebiscito, da San Gregorio Armeno alla Sanità, le ragioni per prendere terra a Napoli sono infinite. Il tutto sotto l’incombenza del Vesuvio, che rimanda immediatamente a Pompei, da visitare insieme a Ercolano.

Amalfi e gli altri gioielli della costiera

Amalfi e gli altri gioielli della costiera

Salpate nuovamente e decidete se costeggiare l’intero golfo, muovendovi verso Torre del Greco, Torre Annunziata, Marina di Vico Equense fino al Capo di Sorrento, oppure fare rotta per 190° per circa 25 miglia e raggiungere Capri, approdando a Marina Grande e ammirando i faraglioni, la grotta azzurra e la famosa piazzetta.

Da Capri per sette miglia a circa 80° si fa prua a Sorrento e alla sua imperdibile costiera, che va a congiungersi a quella amalfitana. Dall’Area Marina Protetta e Parco Naturale di Punta Campanella, circondata dai Monti Lattari, fate rotta verso Positano e poi Amalfi. Il giro della costiera amalfitana è di circa una trentina di miglia e include una visita della Repubblica Marinara, dalla Torre Saracena della Luna al Duomo di Sant’Andrea, con tanto di assaggio di granita al limone.

Furore, nei luoghi di Enea e Ulisse

Furore, nei luoghi di Enea e Ulisse

Di nuovo a bordo. Dopo circa 42 miglia arrivate ad Agropoli: siete nei luoghi di Enea, dopo aver intercettato un’altra rotta, quella di Ulisse. A Capri avete, infatti, lasciato l’arcipelago de Li Galli, l’antica Sirenuse, l’isola delle sirene di Ulisse, mentre a Pozzuoli il lago Averno è la porta dell’Inferno sorvegliata dalla maga Circe. E proprio Ulisse, navigando nel Mediterraneo del sud, non vi abbandona.

Prima di mirare dritto su Agropoli, date fondo vista Ravello, con gli imperdibili gradini di Villa Rufolo, e Furore, con il suo inconfondibile fiordo. Poi puntate su Salerno: da Amalfi sono 12 miglia.

Acciaroli, tempio della dieta mediterranea

Acciaroli, tempio della dieta mediterranea

L’attracco al porto di Salerno si presenta in tutta la sua comodità. Approfittatene per visitare la città, il suo Duomo e il maestoso Castello d’Arechi. Poi, tornate in mare verso Agropoli: è d’obbligo un rifornimento di mozzarelle di bufala e di pomodori, ma anche la visita a uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo, che fonde la cultura greca, romana e lucana.

Doppiate Punta Licosa e, dopo 20 miglia, eccovi ad Acciaroli: meravigliosa la Marina di Pioppi, che con le alici di Menaica e altre prelibatezze racconta alla perfezione la dieta mediterranea.

Sapri e le bellezze del Cilento

Sapri e le bellezze del Cilento

Dieci miglia dopo vi imbattete in Marina di Casal Velino, e lì andate a banchina, perché l’approdo è piccolo, oppure date fondo e arrivate a Velia, l’antica Elea, città di Parmenide, dall’invidiabile sito archeologico. Siete nel cuore del Cilento, annunciato dai suoi enormi ulivi.

Fate rotta su Capo Palinuro ed ecco ancora a bordo il mito di Enea e del suo nocchiero, che si abbandona in mare nel sonno. Spingetevi fino a Marina di Camerota ed entrate nel Golfo di Policastro. L’ultimo approdo è Sapri: ad accogliervi è la statua della Spigolatrice, su uno scoglio. L’ampio porto vi offre un approdo sicuro e cantieri per il rimessaggio.

 

Le informazioni sono state fornite da Viaggio Italiano

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