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Tour e esperienze
Sardegna in inverno

6 motivi per cui la Sardegna è la meta perfetta per una vacanza in inverno

Non solo mare. Dal trekking archeologico al wellness marino, la stagione fredda è l’ideale per riscoprire storia e tradizioni sarde.

4 minuti

Se cercate un paradiso tutto per voi, lontano dalle rotte più battute per staccare la spina nei mesi freddi, la scoperta più magica che potete regalarvi è un viaggio tra spiagge e montagne, borghi e città della Sardegna in inverno. Un lusso genuino, e alla portata di tutti, vi svelerà sfumature inedite dell’isola, che nella stagione fredda rivela la sua anima più intima, il cuore delle sue tradizioni e della sua antica cultura.

Grazie alle temperature, che sulle coste non sono mai rigide, e il sole, che nelle ore centrali è tiepido anche d’inverno, è possibile esplorare l’isola in lungo e in largo, anche in fasce orarie che in estate sono proibitive per le attività all’aria aperta. E se il mare è troppo freddo per un bagno, questo territorio si rivela ricco di esperienze che arricchiranno la vostra idea dell’Isola. Qui ne suggeriamo 6, certi che, una volta a destinazione, ne scoprirete molte altre… 

L’acqua del mare lungo le spiagge della Sardegna è una beauty farm naturale

Spiaggia e mare della Sardegna

Costa Rei, la Pelosa, la Tuerredda, Su Giudeu, Rena Majore, Cala Spinosa… immaginate di poter godere, in perfetta solitudine o in romantica compagnia, dell’incanto delle spiagge più belle della Sardegna e di trasformarle in una beauty farm naturale.

Il mare è benessere: migliora l’umore, allontana lo stress e rinvigorisce il sistema immunitario. Fare jogging sulla sabbia, camminare immersi fino alle caviglie nell’acqua frizzante o praticare yoga o pilates sulla spiaggia è un tonico potente per la circolazione che sfrutta lo scrub naturale della sand therapy. Con la stone therapy, poi, la pressione dei sassi caldi di sole sul corpo, potrete riattivare tutte le energie sopite. 

Le escursioni in Sardegna sono esplorazioni open air

I nuraghi in Sardegna

Il tepore del sole e le ore di luce dell’inverno sardo consentono anche innumerevoli attività all’aria aperta. Da qualsiasi punto della costa potrete collegarvi al Cammino delle 100 Torri, un itinerario intorno all’isola che tocca tutte le torri costiere; o percorrere alcune tappe del Sentiero minerario di Santa Barbara, un percorso turistico-religioso tra miniere dismesse, gallerie a strapiombo, ferrovie e villaggi fantasma nella zona del Sulcis Iglesiente e Guspinese, che si può fare anche in bici.

Sono tanti in realtà i sentieri per delle escursioni a piedi, in bici e a cavallo lungo le coste della Sardegna e parecchi anche i torrenti in cui praticare canyoning, canoa e kayak. Per chi poi il mare non si accontenta di ammirarlo da lontano, c’è la possibilità di dedicarsi alle immersioni in fondali cristallini popolati di vita e colori.  

L’incanto di sciare in cima al Gennargentu

Montagna innevata

Risalendo dal mare ai monti, in particolare a quelli del Massiccio del Gennargentu, le cui cime superano i 1.800 metri di quota e in inverno sono spesso coperte da abbondanti nevicate, ecco un’altra elettrizzante sorpresa: la Sardegna in inverno ha in serbo per voi anche una breve stagione sciistica, da dicembre a marzo.

Le località principali si trovano sui versanti del Bruncu Spina, una delle punte più alte del Massiccio, che si raggiunge da Fonni, a 1.000 metri di quota. 

La storia millenaria dei Nuraghi

Complesso nuragico di Palmavera in Sardegna

Il clima fresco della Sardegna in inverno favorisce anche un’esplorazione più approfondita dei principali siti archeologici della Sardegna. Spesso i Nuraghi, le classiche case-fortezza turrite e a forma di tronco di cono, testimonianza di una civiltà millenaria, sono inseriti in panoramici itinerari di trekking.

Tra i nuraghi da visitare assolutamente in Sardegna: il complesso di Su Nuraxi a Barumini, il villaggio nuragico di Palmavera, vicino ad Alghero, o Riu Mulinu sul litorale di Olbia. Per esplorarne al meglio il fascino misterioso, affidatevi a una guida esperta. 

Il Carnevale, l’autentico spirito sardo

Carnevale di Mamoiada

Una delle attrazioni più radicate, che i turisti estivi purtroppo ignorano, è quella del Carnevale sardo, che qui si chiama Karrasegare e permette un’immersione totale nel più autentico spirito isolano. Le celebrazioni iniziano tra il 16 e il 17 gennaio, con la festa di Sant’Antonio abate.

Per l’occasione, in ogni villaggio si accende un falò in onore del Santo e si degustano i prodotti tipici accompagnati da buon vino. L’epicentro del Carnevale è però a Mamoiada, borgo al centro dell’isola: qui, ad animare la festa c’è la sfilata dei Mamuthones e degli Issohadores, le maschere note in tutto il mondo. Si chiama invece Sartiglia il Carnevale di Oristano, una tradizione antica che prevede una giostra equestre in costume medievale. 

Città d’arte e piatti tipici sardi

Pane Carasau

Tra i posti da vedere in Sardegna in inverno ci sono sicuramente le città e i borghi che d’estate colpevolmente si trascurano. Cagliari col suggestivo quartiere Castello, Sassari e Alghero, bianche e incantevoli, gli scorci pittoreschi di Castelsardo e Bosa, e i murales di Orgosolo.

È l’occasione per esplorare anche i piatti tipici sardi, vere e proprie delizie: dagli spaghetti con i ricci di mare e il pane carasau alle fave con il lardo, tipiche del Carnevale, fino alle famose e gustose seadas, dolce tipico sardo a base di semola e formaggio arricchito da dolcissimo miele.

Il consiglio è di accompagnare il tutto con i migliori vini sardi. Tra i rossi, senza dubbio il Cannonau, perfetto per i piatti carnevaleschi mentre tra i bianchi, che c’è di meglio di un Vermentino coi ricci di mare?

La Sardegna, isola felice d’Italia, cela infinite opportunità, esperienze ed avventure da vivere in tutte le stagioni.  

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