Panoramica
Il Cimitero monumentale della Certosa di Bologna accoglie i visitatori attraverso un ingresso principale di grande impatto visivo e simbolico, progettato nel 1802 dall’architetto Ercole Gasparini. Questo accesso, che si apre su un lungo viale rettilineo diretto alla Cappella del Suffragio, riflette pienamente lo stile neoclassico dell’epoca, con forme sobrie e solenni che introducono al percorso commemorativo e artistico del complesso.
A rendere ancora più suggestivo l’ingresso sono le due celebri statue delle “Piangenti”, realizzate nel 1809 da Giovanni Putti, scultore attivo durante il periodo napoleonico. Queste figure femminili in terracotta, avvolte da drappeggi intensi e teatrali, esprimono con forza il dolore e la sacralità del lutto. La loro presenza, sospesa tra classicismo e barocco, ha assunto nel tempo un valore iconico, diventando il simbolo stesso della Certosa e del suo legame con la memoria.
L’intero complesso, nato nel 1801 dalla riconversione dell’antico monastero certosino di San Girolamo di Casara, è un vero e proprio museo a cielo aperto. L’ingresso monumentale segna l’inizio di un percorso che si snoda tra chiostri, logge, gallerie e sale, dove si conservano opere di oltre duecento artisti e dove sono sepolti personaggi illustri della cultura e della storia italiana, come Giosuè Carducci, Giorgio Morandi, Lucio Dalla e Marco Minghetti.