L’Emilia Romagna in bici tra mare, entroterra e Sangiovese
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L’Emilia Romagna offre una grande varietà di itinerari ciclabili nella natura: lungo il mare, i fiumi, le oasi naturali e le campagne dell’entroterra. Ecco cinque percorsi ideali per una vacanza slow e verdissima, che sono adatti a tutti e invitano anche a degustare le eccellenze enogastronomiche del territorio.
Sulla Destra Po con il Grande Fiume
Un itinerario lungo gli ultimi 100 chilometri del Po fino al mare, tra rocche, mulini, castelli e porti fluviali. La partenza è dall’insediamento neolitico di Stellata di Bondeno, con la Rocca Possente e la Casa Ariosto oggi sede del Museo Archeologico. Oltrepassato lo scenografico Mulino sul Po, simbolo dei tradizionali mulini sull’acqua del secolo scorso, si raggiunge la biforcazione del fiume dove ha inizio il suo Delta. Tra canneti e paludi si pedala fino al suggestivo borgo di Mesola con il Castello Estense, alle porte della riserva naturale del Gran Bosco della Mesola dove vive protetto il Cervo delle Dune. Al porto peschereccio di Goro, meta finale, ci si imbarca alla scoperta dell’ambiente naturale deltizio, non senza aver gustato un piatto tipico di spaghetti alle vongole locali.
Ciclovia delle antiche paludi bolognesi
Una ciclovia di 42 chilometri nel paesaggio rurale della pianura bolognese, un tempo densa di acquitrini, che collega il capoluogo al Parco Regionale del Delta del Po, Patrimonio Unesco, passando per borghi, musei e ville storiche. Sul percorso meritano una visita il Museo della Civiltà Villanoviana a Castenaso con reperti delle sue origini etrusche, il Museo dell’Ocarina a Budrio, dedicato allo strumento a fiato prodotto qui e le Ville di Bagnarola nelle campagne circostanti. L’arrivo è al sito Biotopi e Ripristini ambientali di Medicina e Molinella, che immette nell’area naturalistica del Delta del Po, nei pressi del caratteristico borgo quattrocentesco di Selva Malvezzi. L’itinerario è adatto a tutti, poiché si snoda tra asfalto e brevi sterrati con lievi dislivelli.
Dalle Valli di Comacchio alla Valmarecchia
Una pedalata dalle Valli di Comacchio ricche di oasi naturalistiche e aree archeologiche, alla Valmarecchia, nell’entroterra romagnolo dominato dalle antiche testimonianze romane di Rimini, come l’Arco di Augusto e il Ponte di Tiberio. L’itinerario si snoda nella campagne avvistando borghi medievali, torri campanarie e vigneti, con destinazione finale a Novafeltria, sede della Miniera di Perticara divenuta museo-testimonianza del lavoro dei minatori. Nel mezzo è inevitabile una tappa a Ravenna, città Patrimonio Unesco, attraversando il fiume Reno in traghetto, per visitare i suoi preziosissimi mosaici bizantini e spingersi poi fino al borgo medievale di Bertinoro, noto come Balcone della Romagna per il suo spettacolare affaccio panoramico.
La Riviera Romagnola dal mare al Sangiovese
Tre itinerari ciclistici distinti ma anche raggruppabili in uno unico, grazie alla contiguità del loro sviluppo lungo la Riviera Romagnola con una deviazione nell’immediato entroterra. I primi due partono da Rimini e si snodano attraverso le più note località balneari, rispettivamente a nord come Cesenatico – dove merita una visita il museo multimediale Spazio Pantani dedicato al Pirata -, Gatteo, Bellaria, Torre Pedrera e Viserba, e a sud come Cattolica, Gabicce Mare, Pesaro e Fano, in territorio marchigiano. Da Riccione, invece, il terzo percorso si insinua nell’entroterra sul Circuito del Sangiovese, tra i vigneti del celebre vino D.O.C. e le aziende vinicole in cui fermarsi per una degustazione accompagnata dalla tradizionale piadina romagnola. I percorsi sono adatti a tutti perché facili, lineari e molto panoramici.
Nella natura sovrana delle Foreste Casentinesi
E’ una natura incontaminata e spettacolare lo scenario di questa pedalata nelle foreste boschive casentinesi, che dalla Romagna sconfina in Marche e Toscana. Dal piccolo borgo di Bagno di Romagna, noto per le sue salutari acque termali di cui è consigliabile usufruire, si parte per un bike tour attraverso crinali e valli fluviali, borghi sperduti e boschi di faggi, ponti e mulini, castelli e santuari. Si raggiunge l’apice con la full immersion nel maestoso Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, dove la natura regala uno spettacolo sublime. Sul percorso, a tratti impegnativo perché inframmezzato da salite, discese e mulattiere, meritano una visita il minuscolo borgo di Premilcuore e la scenografica Cascata di Alfero dove nuotano le trote.