L’arte culinaria italiana si impara a contatto con i migliori chef del Paese: ecco dove
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Qui, sotto la guida esperta di cultori della materia e chef italiani stellati, è possibile imparare la vera arte culinaria italiana, iniziando dalle lezioni teoriche tra i banchi di scuola e terminando ai fornelli.
Un’esperienza unica e formativa per gli aspiranti cuochi e per gli appassionati di gastronomia. Vediamo dove e come fare corsi di cucina con chef stellati e scoprire i segreti della cucina italiana candidata a patrimonio immateriale UNESCO tra sostenibilità e diversità bioculturale.
A Parma la Scuola Internazionale di Cucina Italiana
Tra i centri di formazione della cucina italiana, l’Alma occupa un posto d’onore.
Si tratta, infatti, di uno dei corsi di cucina italiana più autorevoli e riconosciuti a livello internazionale.
La Scuola, il cui nome è legato a doppio filo con lo chef stellato Gualtiero Marchesi che ne è stato il primo Rettore rimanendo in carica fino al 2017, è in provincia di Parma, nello splendido Palazzo Ducale di Colorno. Una sede di 5mila metri quadrati con 25 spazi didattici dotati delle più moderne tecnologie. È proprio in questo spazio, cuore della Food Valley, che si forma la next generation di cuochi, e non solo.
La Scuola Internazionale di Cucina Italiana Alma offre, non a caso, corsi di ristorazione in cucina, pasticceria, bar, sommelier, ma anche manager e sala.
Una formazione a tutto tondo, che si configura come la giusta rotta da seguire per un ottimo trampolino di lancio.
Un esempio tra tanti? Chef Rubio. Sapevate che è stato allievo di Marchesi?
Ma se si parla di Gualtiero Marchesi e di scuole di cucina non si può non citare l’Accademia Marchesi. Fondata a Milano nel 2014, pochi anni dopo la Fondazione Gualtiero Marchesi, l’Accademia è un punto di riferimento per professionisti e gourmet oltre che il baluardo del Marchesi pensiero, rispettando integralmente le volontà del suo fondatore.
Se siete anche di passaggio nel capoluogo lombardo, consultate il calendario e scegliete un corso: ogni lezione si svolgerà sotto l’attenta supervisione del docente, che vi guiderà attraverso i segreti della cucina del Maestro.
Si chiama Cordon Bleu la Scuola di Arte Culinaria a Firenze
Ha il nome di un filetto ripieno di prosciutto cotto e formaggio fondente, che a sua volta riprende quello di un prestigioso ordine cavalleresco francese del Cinquecento. Ma la Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu è, in realtà, la più antica accademia culinaria dell’intera Toscana, in funzione dal 1985. A guidarla sono due donne, Cristina Blasi e Gabriella Mari, che hanno scelto come sede Firenze e lo splendido palazzo storico-rinascimentale di via Giusti.
La Scuola offre corsi di cucina amatoriali e professionali, percorsi accademici ed eventi personalizzati, oltre al team building per aziende, adatti ad aspiranti cuochi di ogni fascia d’età, indipendentemente dal proprio background. Un mix di tradizione e innovazione, che fonde lezioni di storia della cucina italiana a studi di ricerca sul rapporto tra scienza e pratica ai fornelli, come con l’originale laboratorio C.A.R.L.A. (C.ulinary AR.t LAb). Un target trasversale, che spazia dalle signore ai giovani ragazzi, passando per manager e stranieri.
Insomma, la Cordon Bleu è rivolta a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla cucina per soddisfare la propria passione o per trasformarla in una professione.
A Vicenza una combo per la formazione culinaria: le scuole di cucina e pasticceria
Il Veneto si distingue per ben due realtà nel campo della formazione culinaria: l’Università del Gusto e il Master della Cucina Italiana. Siamo a Vicenza, città dalla cultura culinaria ricca di specialità tipiche della tradizione popolare contadina.
L’Università del Gusto offre percorsi formativi altamente specializzati, dalla cucina per professione al bar&wine, estendendosi anche al campo della panetteria e pizzeria, della pasticceria e del servizio in sala. Qui, ogni corsista ha il privilegio di apprendere al meglio le tecniche di preparazione, perché lavora in singole postazioni affiancato dal docente.
Il Master della Cucina Italiana è invece, più che una scuola, un’accademia di cucina professionale. Ad insegnare troviamo oltre 23 chef stellati, tra cui nomi del calibro di Alajmo, Perbellini e Uliassi. Una vera e propria cucina d’autore, basata su un percorso formativo della durata di 9 mesi, che culmina con un’esperienza di tirocinio di 4 mesi in un ristorante italiano.
Salute, cultura e arte della ristorazione ai banchi dell’Università dei Sapori di Perugia
Se la passione per l’alimentazione e l’ospitalità vi contraddistingue, allora non potete che scegliere l’Università dei Sapori di Perugia.
In questo straordinario Centro di Formazione e Cultura, attivo da oltre 20 anni, apprenderete le giuste competenze e la professionalità necessaria per entrare a far parte del mondo della ristorazione, grazie a un’offerta formativa articolata in corsi ad hoc (ad assolvimento obbligatorio) e percorsi integrati (post diploma, laurea e post laurea) di qualifica di cucina, pasticceria, arte bianca e area sala bar.
Ma il punto distintivo di questa Università è senza dubbio l’attenzione all’aspetto salutistico della cultura agroalimentare italiana, che è curato e approfondito attraverso l’assidua collaborazione con Centri di ricerca ed esperti di alimentazione di fama internazionale.
Inoltre, la partecipazione a stage e tirocini, attivati presso aziende prestigiose, consente agli studenti di entrare in contatto con veri e propri professionisti e di godere di un canale d’accesso privilegiato nel mondo del lavoro.
Con l’iniziativa cuochi a puntino, l’Università dei Sapori apre poi le porte agli aspiranti chef amatoriali con corsi ed eventi per grandi e piccini. Se siete a Perugia solo di passaggio, dovreste consultare il calendario e cimentarvi ai fornelli: ne uscirete soddisfatissimi.
Un intero polo di studi con un occhio all’innovazione a Pollenzo
Il viaggio alla scoperta dei corsi di cucina italiana termina in provincia di Cuneo, a Pollenzo.
Qui, ci imbattiamo nella mastodontica Università di Scienze Gastronomiche, un polo di studi dal preciso programma didattico, in continua evoluzione per restare al passo coi tempi.
Si tratta di percorso articolato in laurea triennale e due corsi di laurea magistrale dal respiro internazionale, 8 master della durata di un anno e addirittura un dottorato in ecogastronomia, scienze e culture del cibo.
Due delle proposte dell’Università sono uniche nel loro genere.
La prima è quella delle tavole accademiche, vere e proprie mense fatte di prodotti stagionali e di sistemi di prenotazione contro gli sprechi alimentari, che educano alla sostenibilità e che accolgono, ogni anno, chef provenienti da tutto il mondo. La seconda, viaggi didattici sulle filiere di produzione, trasformazione, trasporto e consumo, con workshop, incontri guidati e degustazioni.
Un percorso di studi interdisciplinare, che consente ai corsisti di analizzare i sistemi alimentari, integrando la formazione teorica in aula con esperienze pratiche.
L’Italia si conferma quindi la destinazione ideale per entrare nel mondo della gastronomia.
Scuole, master e università che tra lezioni, praticantato, attività di laboratorio e degustazioni, conducono gli studenti alla scoperta dei valori autentici, tradizionali e innovativi che contraddistinguono a livello mondiale l’arte culinaria italiana.