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Natura
Campania

I paesaggi della Campania

Per i viaggiatori del passato in cerca delle bellezze italiane celebrate in tutt’Europa, Napoli e il suo Golfo rappresentavano Il Paesaggio per eccellenza; un lembo di terra che incontra il mare, riassumendo in sé la migliore fusione tra natura e umanità.

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Che sia la vista dalla collina di Capodimonte, quella dal Lungomare Caracciolo o da Capo Posillipo, che offre un panorama spettacolare su Nisida, sul Golfo di Pozzuoli e quello di Napoli, sul promontorio di Capo Miseno, su Procida, Ischia, Capri, il Vesuvio, la Penisola Sorrentina e l’Eremo dei Camaldoli, le vedute napoletane conquistano sempre per la loro potenza estetica. Come scrive Matilde Serao “il mare dove finisce il dolore è il mare di Posillipo, il glauco mare che prende tutte le tinte, che si adorna di tutte le bellezze. Quanto può ideare cervello umano per figurarsi il paradiso, esso lo realizza”. 

Il Vesuvio, dove la forza della natura esprime tutta la sua energia immaginifica

Il Vesuvio, dove la forza della natura esprime tutta la sua energia immaginifica

In una regione tra le più celebrate dai viaggiatori di ogni tempo è difficile dire quale paesaggio susciti le emozioni più forti. Il Vesuvio, con le terre che lo circondano tutelate dall’omonimo Parco nazionale, è quello che regala le più nette sensazioni della potenza della natura, di una forza talmente influente e costante nelle sue diverse espressioni (geologiche, ma anche “umane”, storiche e culturali) da divenire spettacolare fonte d’ispirazione, pura energia immaginifica. Il Vesuvio, montagna viva che domina vedute grandiose, per il suo incombere, reale e simbolico, e la sua indole minacciosa mai sopita, è capace di diventare mito, elemento paesaggistico tra i più conosciuti al mondo. Piccola curiosità: dalle pendici del Vesuvio arriva un personaggio dei fumetti Disney, Amelia la strega che ammalia.

La Costiera Amalfitana: la bellezza di una scenografia unica

La Costiera Amalfitana: la bellezza di una scenografia unica

Cosa rappresenta la Costiera Amalfitana lo sintetizza perfettamente Renato Fucini nel 1878: “Il giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri”. Per questi tratti “paradisiaci”, la Costiera è uno dei lidi più frequentati da chi cerca un mare che coniughi particolarità ambientale, storia, tradizione in modo assolutamente scenografico: da Vietri sul Mare a Positano, 13 borghi sognati in tutto il mondo, affacciati sul mare lungo 37 km di costa da percorrere per scoprire, curva dopo curva, nuove meraviglie. Il fil rouge della “Costa Diva” è la bellezza: dei profumi della macchia mediterranea, dei sapori di eccellenze enogastronomiche uniche (dai limoni di Minori alle alici di Cetara), dell’incredibile patrimonio artistico che stupisce a ogni passo – come la splendida cupola ricoperta dalle coloratissime ceramiche di Vietri, i murales di Furore o le residenze storiche di Ravello, tra cui Villa Rufolo con quello spettacolare panorama che stregò Wagner. Scrittori, poeti, pittori, registi, attori, ballerini, musicisti, personaggi del jet set internazionale si sono innamorati di questi borghi, degli scorci mozzafiato, di una spiaggetta o un promontorio, di uno stile di vita e un’atmosfera unici, scegliendo la Costiera, Patrimonio dell’Umanità, come dimora e rifugio. 

Le isole campane, sirene nel mare che avvolgono nell’incanto di natura e poesia

Le isole campane, sirene nel mare che avvolgono nell’incanto di natura e poesia

I nomi già evocano magnificenza: Capri, Ischia, Procida, Nisida, Vivara sembrano risuonare del richiamo delle sirene verso un mondo meraviglioso. L’arcipelago campano rappresenta un patrimonio naturale e umano tra i più desiderati al mondo per le acque limpide, le insenature, le rocce a picco, il clima mite; per le terme di Ischia, note per la qualità delle acque e gli straordinari paesaggi che incorniciano gli stabilimenti termali; per il borgo di pescatori di Corricella a Procida, con le caratteristiche case colorate e i locali a 1m dal mare; per il ritmo lento di Vivara, dove tempo e spazio sembrano sospesi per lasciarvi vivere la natura incontaminata della riserva. Più che isole, scoprirete un microcosmo privilegiato. 

Memorie millenarie consegnate al mondo: l’unicità di Pompei e Paestum

Memorie millenarie consegnate al mondo: l’unicità di Pompei e Paestum

Le terre campane stupiscono con tesori incomparabili come le aree archeologiche Patrimonio dell’Umanità. Paestum è un ricco frammento di Magna Grecia: a 2 km dal mare, con la spiaggia sabbiosa e la pineta che corre lungo la costa, quest’area vi lascerà sbalorditi al cospetto dei maestosi colonnati che custodiscono gli spazi sacri. Ercolano ha dato vita a una delle più importanti scoperte di sempre: qui sono iniziati gli scavi che avrebbero portato alla luce anche Pompei e Oplontis. La Città di Ercole fu sommersa da fango e lava che hanno sigillato i materiali, consegnandoci inalterati segni di una quotidianità millenaria. Pompei è memoria unica: “Città sepolta”, è luogo di catastrofe ed emozione allo stesso tempo. L’eruzione del Vesuvio che la seppellì ha fotografato un momento storico, restituendocelo in tutta la sua drammaticità. Nessuna immagine può rendere con la stessa forza la sensazione di attraversare il tempo che vivrete camminando tra gli scavi di Pompei. 

Le Terre interne: il volto insolito e sorprendente della Campania

Le Terre interne: il volto insolito e sorprendente della Campania

Le terre interne campane sono rudi, selvatiche. Il mare non è distante, ma i colori cambiano davvero, così come i paesi e lo stile di vita. Che si tratti delle montagne beneventane, del Matese o del Sannio, qui i luoghi parlano un linguaggio insolito, meno conosciuto e quindi meno “scontato” rispetto a tanti paesaggi costieri. Le terre che si alzano per dare forma ad alte colline, fino a diventare monti verso l’Appennino, conservano qualcosa di profondamente antico, un sentore di storica nobiltà e memoria della terra, che si ritrova nei reperti di civiltà millenarie, nelle tradizioni, nella condivisione di sapori autentici, nei volti di chi ci vive. 

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