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UNESCO
Campania

Costiera Amalfitana, un ipnotico affaccio sul mare blu cobalto

Un gioiello scaldato dal sole, caratterizzato da una tradizione gastronomica senza rivali, da cittadine a picco sul mare e da un patrimonio storico di valore inestimabile: la Costiera Amalfitana.

4 minuti

Tra le zone campane più visitate al mondo, questo tratto di costa si estende da Positano a Vietri sul Mare lungo la costa tirrenica dell'Italia meridionale. Davanti il Golfo di Salerno, alle spalle i Monti Lattari.

Le sue alte scogliere, le incantevoli calette e le piccole baie, le terrazze punteggiate di agrumi, viti e olivi, ma anche i negozi di alta moda e le botteghe degli artigiani la rendono una meta tra le più amate al mondo.

Inclusa nella World Heritage List UNESCO in quanto meraviglioso esempio di paesaggio mediterraneo con straordinario valore naturale e culturale, è composta non solo da località celebri a livello internazionale come Amalfi e Positano, ma anche da piccoli borghi dall'atmosfera antica. 

Dove si trova la Costiera Amalfitana

Dove si trova la Costiera Amalfitana

Estesa e affascinante, la Costiera Amalfitana è un'area tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno e include 15 meravigliosi Comuni della provincia di Salerno: Amalfi, Atrani, Cava de' Tirreni, Cetara, Conca dei Marini e la sua Grotta dello Smeraldo, Furore, Maiori, Minori, Praiano, Positano, Raito, Ravello, Sant'Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare.

Le spiagge della Costiera Amalfitana sono tra le più belle del Tirreno, pur essendo poco estese a causa della conformazione della costa, così impervia da lasciare piccoli (ma meravigliosi) ritagli di ciottoli tra le scogliere.
Altrettanto amate, anche le grotte della Costiera Amalfitana sono un'irrinunciabile attrattiva per chiunque voglia calarsi in antri naturali ricchi di fascino. 

Storia e informazioni sulla Costiera Amalfitana

Storia e informazioni sulla Costiera Amalfitana

Anticamente parte dell’Impero Romano, come testimoniano le numerose ville patrizie, gli abitanti dell'allora Costiera Amalfitana durante la guerra greco-gotica si allearono con i Bizantini che concessero loro una maggiore autonomia dall'Impero. Amalfi fu poi conquistata dal principato di Salerno ma, pressati dai salernitani, gli amalfitani si rivolsero ai normanni: Salerno capitolò ma gli amalfitani dovettero lasciar occupare la loro città dai Normanni, riavendo la pace a costo della libertà, godendo, comunque di una certa autonomia

La Repubblica marinara di Amalfi fu la più antica tra le quattro Repubbliche marinare e divenne poi Ducato nel X secolo. Il ducato amalfitano conobbe la sua massima espansione tra la fine del X e l'inizio dell'XI secolo, all'epoca del duca Mansone I. Sotto il dominio normanno, la storia di Amalfi è contrassegnata da diverse ribellioni, che la portarono al decllino.

Amalfi diventò poi capoluogo dell'omonimo circondario del Regno delle Due Sicilie, per poi essere annessa al Regno d'Italia nel 1861.

Perché la Costiera Amalfitana è sito UNESCO

Perché la Costiera Amalfitana è sito UNESCO

La Costiera Amalfitana, posta lungo la costa ad est della Penisola Sorrentina, è diventata Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1997.

Le motivazioni dietro la sua tutela sono chiare: è uno straordinario paesaggio culturale di eccezionale valore ottenuto grazie al rispettoso rapporto tra uomo e natura. La sua topografia così caratteristica e l’evoluzione storica hanno permesso di conservare una natura al tempo stesso incontaminata e armoniosamente fusa con le attività dell’uomo.

Il paesaggio è caratterizzato dalla tipica macchia mediterranea, da boschi e zone rocciose, ma anche dai preziosi alberi di agrumi e dai vigneti. I borghi della Costiera Amalfitana, infine, sono deliziosi presepi sospesi sul mare. 

I posti più belli da visitare in Costiera Amalfitana: 6 tappe imperdibili

I posti più belli da visitare in Costiera Amalfitana: 6 tappe imperdibili

Le tappe fondamentali sono 6, a partire da Positano: casette colorate, chiese, scalinate, stradine e tetti maiolicati che incorniciano la città a picco sul mare. 

La seconda tappa imprescindibile è Amalfi, la cittadina che ha detenuto a lungo il monopolio dei commerci sul Mar Tirreno e sui mercati orientali. La sua urbanistica sembra di influenza orientale, con le sue case ravvicinate e abbarbicate alle pendici scoscese, tra labirinti di vicoli e scale. Il Duomo di Amalfi è una tappa quasi obbligatoria.

Merita una visita anche Villa Cimbrone di Ravello, risalente all’XI secolo. La villa in sé è un hotel privato, ma è possibile ammirare gli immensi giardini che, grazie alla Terrazza dell’Infinito, hanno la vista più bella sulla Costiera Amalfitana.

Proseguendo, raggiungiamo Cetara, un borgo di pescatori che sembra rimasto sospeso nel tempo, e poi un'altra perla della Costiera Amalfitana, Vietri sul Mare: vicoli, botteghe e case colorate conquistano almeno quanto la sua tradizionale lavorazione della ceramica.

Gli amanti delle escursioni e del trekking, inoltre, potranno cimentarsi nel Sentiero degli Dei: un percorso naturalistico lungo circa 9 chilometri. che parte da Agerola e termina a Positano.

I prodotti tipici della Costiera Amalfitana: 4 delizie da assaporare

I prodotti tipici della Costiera Amalfitana: 4 delizie da assaporare

La tradizione enogastronomica della Costiera Amalfitana si basa su prodotti tipici della terra, ottenuti grazie al suo clima ottimale, all'influsso del mare e ai caratteristici terrazzamenti creati dall'uomo.

Tra i prodotti da provare assolutamente ci sono i limoni di Amalfi, gli agrumi con l’Indicazione Geografica Protetta chiamati "Sfusati" per la forma allungata e affusolata.

Il vino della costa di Amalfi è molto amato: in zona si produce un bianco corposo e fresco, un rosso tannico e intenso e un delicato rosato.

I veri intenditori si innamoreranno della colatura di alici di Cetara, una specie di salsa liquida ambrata dal sapore intenso e salato usata per condire gli spaghetti e ottenuta facendo macerare vari strati di alici con il sale.

Tra i piatti della tradizione spiccano infine anche gli ‘ndunderi, grossi gnocchi a base di semola e ricotta che pare siano risalenti all’epoca romana. 

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