Panoramica
Tra le infinite bellezze di Venezia, la Serenissima, rischia quasi di passare inosservato il grande Ponte della Libertà che, in realtà, è molto di più che una semplice infrastruttura. È una vera e propria opera d’ingegneria che, collegando l’isola alla terraferma grazie a un cordone lungo 3.850 metri, ha cambiato il volto stesso della città. Il primo ponte ad essere inaugurato, nel 1846, fu quello ferroviario: un progetto caldeggiato dall’Imperatore Ferdinando I d’Austria per dotare Venezia di un collegamento su rotaia verso Milano, nel periodo in cui entrambi i centri appartenevano al regno Lombardo-Veneto. Il ponte della laguna l’ha vissuta in prima persona la storia. Proprio qui, nel 1849, ci furono scontri durissimi durante l’assedio austriaco della città ed è per questo che, transitando in treno, sulla sinistra, circa a metà percorso, si scorge ancora il monumento dedicato ai caduti dell’assedio: 2 cannoni dell’epoca guardano verso Mestre, scrutati da 1 colonna bianca e da 2 rami intrecciati. Per vedere il “gemello” stradale del ponte, che ancora oggi corre di fianco a quello ferroviario, bisognerà invece attendere il 1933. Il 25 aprile, nel giorno della festa patronale di san Marco, il nuovo “Ponte Littorio” venne inaugurato dai principi di Piemonte Umberto e Maria Josè, insieme a Benito Mussolini; fu solo nel 1946, a guerra finita, che la struttura assunse il nome con cui è conosciuta ancora oggi, Ponte della Libertà, in omaggio alla liberazione dal regime nazi-fascista. Treni, macchine, autobus e tram veleggiano ancora senza sosta sugli oltre 220 archi figli del primo progetto, regalando una sfilata a pelo d’acqua di rara suggestione.
Ponte della Libertà, 30135 Venezia VE, Italia