Salta il menu
Arte e cultura
Veneto

La storia dell'Hotel Excelsior di Venezia, cuore storico ed epicentro del Festival del Cinema

3 minuti

Ogni sera, quando il sole che tramonta sul Lido di Venezia indora le sue architetture moresche, l’Hotel Excelsior assume, come per magia, i contorni pastello di un castello incantato della Disney: è il minimo che si può chiedere a un monumento del paesaggio lagunare che in quasi ottant’anni s’è ben guadagnato la reputazione di tempio italiano del cinema, industria definita non a caso “fabbrica dei sogni”.

Curiosamente, anche nel 1908, in tempi non sospetti, il cronista della Gazzetta di Venezia lo definiva "castello fiabesco”. Era l’indomani della sua inaugurazione: una festa a cui parteciparono 30mila veneziani e oltre 3mila ospiti da tutto il mondo, accorsi per celebrare un capolavoro dell’architettura della Belle époque, sul Lungomare Marconi, l’arteria che taglia in due la stretta lingua di terra del Lido.
Ideato dall’imprenditore Nicolò Spada e realizzato dall'architetto Giovanni Sardi, l'Hotel Excelsior di Venezia divenne in breve una delle mete preferite di villeggiatura per il jet set internazionale.

L’eterno sodalizio con il Festival del Cinema di Venezia

Sodalizio con il Festival del Cinema di Venezia

Ma la scintilla con la Settima arte, per l’Excelsior, che ora si chiama più internazionalmente Hotel Excelsior Venice Lido, era destinata a scoccare più tardi: nel 1932, quando, proprio sulla sua terrazza, il presidente Giuseppe Volpi di Misurata inaugurò la prima edizione della Biennale Cinema. Al cospetto di attori come Greta Garbo, Clark Gable, James Cagney, Joan Crawford e Boris Karloff, che naturalmente soggiornavano tutti in quelle stanze, e di tutto il bel mondo dell’epoca, venne presentato Proibito, il celebre film di Frank Capra: fu l’inizio di una storia d’amore che non è ancora finita, neanche quando l’epicentro del Festival del Cinema di Venezia si è trasferito nel vicinissimo Palazzo del Cinema, inaugurato nel 1937.

Gli ospiti stellati, da Churchill ad Al Pacino

Al Pacino

Da allora, nei suoi sontuosi saloni, nelle stanze arredate con i tipici mobili in midollino e le tappezzerie rosso ruggine, rimaste praticamente identiche, sono passate personalità, celebrities, eminenze: Winston Churchill, il Duca e la Duchessa di Windsor, Marlene Dietrich, John Steinbeck, Ingrid Bergman, l'Aga Khan, gli italiani Vittorio De Sica, Silvana Mangano, Isabella Rossellini, Claudia Cardinale e Monica Bellucci, star hollywoodiane come Kirk Douglas, Al Pacino, Nicolas Cage, Tilda Swinton, Johnny Depp e George Clooney. Una clientela stellata che ha naturalmente sempre attirato, in qualsiasi stagione, il turismo più altolocato e facoltoso.

Da albergo a set cinematografico

Da albergo a set cinematografico

Il legame con quel mondo è tanto saldo e reciproco che l’Hotel Excelsior è diventato negli anni anche un set cinematografico, scenario indimenticabile di molti film. Nella sua scenografica Sala degli Stucchi, per citarne qualcuno, ancora riverberano le atmosfere di C’era una volta in America di Sergio Leone, con l’indimenticabile colonna sonora di Ennio Morricone: venne infatti girata qui la famosa scena del ristorante, in cui Robert de Niro invita Elizabeth McGovern a una cena molto intima.

Proprio sulla spiaggia dell’Excelsior, per tornare ai giorni nostri, sullo sfondo delle sue mitiche cabanes, Paolo Sorrentino ha ambientato una delle scene più iconiche di The new Pope, secondo capitolo della serie Sky con Jude Law, in cui l’attore britannico, nei panni di un fantomatico Papa americano, percorre la passerella di legno dell’albergo vestito solo di un esile slip bianco e circondato da giovani donne in bikini.  

Un restyling per festeggiare i 110 anni

Un restyling per festeggiare i 110 anni

Un curriculum di oltre un secolo, sempre tra le stelle, è un traguardo importante. Per festeggiare i suoi 110 anni, e per darsi una rinfrescata, nel 2018 l'Hotel Excelsior si è concesso un restyling che ha previsto il rifacimento della facciata, degli spazi comuni e delle 197 camere e la creazione di una suite “presidenziale” nella cupola centrale, che sovrasta l’intero complesso e gode di una vista a 360 gradi su tutta la Laguna.

Ogni anno, alla fine d’agosto, si accendono i riflettori

Hotel Excelsior

Una remise en forme d’obbligo, per un edificio che ogni anno nella sua hall vede sfilare le star più chiacchierate, avvolte in toilette sofisticarte e abbaglianti, e i registi destinati a fare la storia del cinema; che nelle sue lussuose suite ospita interviste e conferenze stampa; nei gazebo sulla spiaggia accoglie party oceanici, cene di gala esclusive nei suoi pregiati saloni. Quando insomma, ogni anno, verso la fine d’agosto, i riflettori e le telecamere di tutto il mondo si accendono sul Lido, in occasione di una nuova edizione della Biennale Cinema, l’Excelsior continua a essere, tassativamente, the place to be.

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.