Panoramica
Il palazzo della Ragione si allunga tra le piazze delle Erbe e della Frutta con la sua successione di arcate che ne alleggeriscono la considerevole mole, ed è una delle tappe di spicco della Urbs Picta, o Città dipinta. Il palazzo venne innalzato tra il 1218 e il 1219 per accogliere la sede dei tribunali cittadini e l’aula di rappresentanza ha dimensioni impressionanti: misura ben 82 metri di lunghezza per 27 di larghezza ed è una delle aule sospese più ampie in Europa. La bellissima copertura a carena di nave capovolta venne ideata tra il 1306 e il 1308 da Giovanni degli Eremitani e rifatta nel XVIII secolo dopo il disastroso passaggio di una tromba d’aria. Fu invece un incendio a distruggere gli affreschi che Giotto dipinse tutt’intorno le pareti del salone. Quelli che si ammirano oggi sono d’epoca quattrocentesca: di pregevole fattura, raffigurano un ciclo astrologico che si dipana per oltre 200 metri, diviso in 12 parti corrispondenti ai mesi dell’anno e in 333 comparti raggruppati in base ai mesi e ai rispettivi segni zodiacali: l’inizio è nell’angolo sud-orientale, dove si individua il segno dell’ariete corrispondente all’equinozio di primavera. Sul lato opposto della sala, sul pavimento è poggiata la cosiddetta pietra del Vituperio, memoria dell’antica funzione giudiziaria del palazzo: su questa pietra i debitori insolventi dovevano battere per tre volte le natiche; tale pratica sarebbe all’origine dell’espressione “restare in braghe di tela”. Il salone accoglie anche un grande cavallo di legno, riproduzione di epoca rinascimentale di quello della statua del Gattamelata in piazza del Santo, e una rappresentazione del pendolo di Foucault, a simboleggiare lo stretto rapporto tra la scienza e la città, che tra i professori della sua università ebbe anche Galileo Galilei.
La loggia al pianterreno, detta Sotto salone, ospita alcune storiche botteghe, soprattutto alimentari, che ne fanno a tutti gli effetti uno dei mercati coperti più antichi d’Europa.