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San Miniato

Panoramica

Il peculiare profilo affusolato, distribuito sui crinali di tre colli a mezza via tra Pisa e Firenze, rende San Miniato un prodigio urbanistico. La scelta di un sito così malagevole fu dettata dalla posizione strategicamente vantaggiosa lungo la direttrice di importanti strade, come la via Francigena.
Nella prima metà del ’200, Federico II fu più volte ospite del prospero borgo; per il legame con l’imperatore germanico il paese fu a lungo conosciuto come San Miniato al Tedesco. Proprio a Federico si deve l’architettura samminiatese più rappresentativa, la rocca federiciana, forse ultima prigione del celebre Pier delle Vigne dantesco. Tutto attorno si concentra un numero di monumenti sorprendente, a maggior ragione considerando le restrizioni imposte dal territorio. Il sei-settecentesco seminario vescovile è un magnifico esempio di impiego dell’irregolare spazio urbano: la pianta segue l’andamento curvilineo della cinta muraria e dell’altura, modellando una scenografica facciata concava, ulteriormente impreziosita da affreschi a trompe l’œil. Risalendo uno scalone monumentale coperto si riemerge nella piazza principale, terrazza panoramica sulla valle dell’Arno. Era l’epicentro del potere politico e religioso, come suggeriscono il palazzo dei vicari imperiali, il palazzo vescovile e la cattedrale di S. Maria Assunta e S. Genesio, edificio dagli interni romanici, arricchiti però secondo il gusto barocco.
Agli splendori architettonici, San Miniato associa l’eccellenza enogastronomica: nelle campagne circostanti si coltivano varietà tipiche come l’oliva mignola, il pomodoro grinzoso e il carciofo sanminiatese, ma il re della produzione locale è il
tartufo bianco, protagonista di una mostra mercato nazionale organizzata ogni novembre nel centro storico.

San Miniato

56028 San Miniato PI, Italia

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