Parco delle Cascine, il parco pubblico più grande di Firenze
Se siete amanti della musica vi sarà forse capitato di assistere a un concerto della vostra band preferita nei giardini o nell'Anfiteatro delle Cornacchie del Parco delle Cascine di Firenze. Se invece non lo avete ancora fatto, vi suggeriamo di rimediare in fretta: la programmazione di eventi del Parco è fitta e varia, soddisfa tutti i gusti.
Quando qui si cacciava
Il parco, che si estende per circa 118 ettari, è il più grande parco pubblico di Firenze. Ai tempi dei Medici, le sue cascine erano destinate alla caccia e all'allevamento dei bovini. Nel 1937, grazie al progetto del celebre architetto Raffaello Fagnoni, furono costruiti gli edifici che ospitano la Scuola di Aviazione. Nella Fattoria Granducale invece, trova sede la facoltà di agraria dell'università di Firenze.
Boschi e prati, ma la natura non è l’unica protagonista
Di cose da vedere nel Parco delle Cascine ce ne sono a non finire. Dal grande bosco da esplorare, dove troverete esemplari di cedri dell'Atlante, olmi, pini, ippocastani e pioppi, ai vasti prati dove praticare sport o passare una giornata all'aria aperta organizzando giochi di gruppo e picnic.
Attenzione a non farsi trarre in inganno, perché a differenza di quel che può apparire la natura così generosa non è l’unica ragione per visitare il Parco delle Cascine: il luogo infatti custodisce anche numerosi tesori di storia dell'arte di Firenze, tutti da scoprire.
Colonne, leonesse e i giardini di Attilio Pucci
Dalla statua di Vittorio Emanuele II realizzata nel 1890 da Emilio Zocchi e posizionata nell'omonima piazza, alle maestose leonesse presenti nelle Cascine. Poi le Colonne di pietra serena, realizzate dall’architetto Manetti nell’800 per decorare il parco e segnarne i percorsi principali.
Ancora: i Giardini della Catena, realizzati da Attilio Pucci; qui troverete la famosa Grotta del Frate con laghetto annesso: da poco restaurata, porta questo nome perché al suo interno c'era il dipinto di un eremita.
Da non perdere anche la Fontana del Narciso, realizzata nel 1971 dall’architetto Giuseppe Manetti: questa opera ispirò il poeta Percy Bishe Shelley, autore della poesia Ode al Vento dell’Ovest.
Al centro del parco si trova anche un Monumento dedicato a George Washington e fortemente voluto dalla comunità americana a Firenze nel 1932.
Nel grande prato, a fare da protagoniste, sono la Fontana delle Boccacce, originariamente abbeveratoio per animali da pascolo, e il sopra citato Anfiteatro delle Cornacchie ricavato da una cava di rena negli anni ’70.
C’è anche una piramide, ma l’Egitto non c’entra
Ma la vera ciliegina sulla torta è la piramide che si trova lungo il viale degli Olmi.
Se si pensa alle sue origini è facile immaginare che qualcuno l'abbia fatta arrivare dall'Egitto. Invece, l’opera venne costruita nel 1796 dall’architetto Giuseppe Manetti per essere usata come ghiacciaia: al suo interno infatti sono tutt'oggi presenti delle nicchie per la conservazione degli alimenti.
Infine, il Tempietto dell’Indiano, costruito nel 1870 dallo scultore Fuller in onore di Rajaram Chuttraputti , giovane principe indiano morto a Firenze durante un viaggio. La leggenda narra che il suo corpo sia stato cremato proprio in quel punto.