Panoramica
La piccola città di Villafalletto è rinomata anche negli Stati Uniti e non solo. Ciò è accaduto grazie ad un emigrato locale che partì per l’America, come tanti, per cambiare la sua vita. Bartolomeo Tumlin Vanzetti non dimenticò mai le sue radici. La casa in cui è nato è di fronte alla Confraternita della Misericordia. Fu uno dei confratelli e lo immaginiamo assistere con stupore alla cerimonia del Mortorio Pasquale e forse parteciparvi, portando uno dei preziosi simboli della passione di Cristo conservati nel piccolo museo. Sicuramente Bartolomeo frequentò l'antica chiesa detta della Madonna degli Alteni, dove pare sorse il primo insediamento del borgo, e senz'altro la Parrocchiale e la Confraternita dei Disciplinati i cui confratelli contribuivano alle celebrazioni pasquali. Lì vicino si trova la residenza dei conti Falletti. Bartolomeo amava studiare e di certo conosceva la storia della sua città. Passando sotto la Torre civica sapeva di accedere alla parte più antica del borgo, nel ricetto che affiancava l'antico castello da tempo ridotto a rudere. A pochi passi corre il torrente Maira. Nei boschi percorsi dal Sentiero, Bartolomeo cercò pace dopo la perdita della madre. La sua partenza per l'America, nel 1908, fu in parte dovuta a questo lutto: a Villafalletto aveva vissuto “uno dei periodi più felici della mia vita” e uno dei più dolorosi. Bartolomeo non tornò più a casa. Con l'amico Nicola Sacco, fu condannato a morte ingiusta nel 1927. Oggi riposa nel cimitero locale e il suo ricordo resta vivo. Divenuto un simbolo, è ricordato in scritti, nel cinema, nell'arte e nella musica.