Piemonte, in cammino tra sacralità e natura
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Tra chiesette campestri, abbazie suggestive e cattedrali storiche, la via Francigena piemontese immerge la loro sacralità in un percorso verdissimo che profuma anche di ottimi vini locali: ecco 5 punti da non perdere per unire il piacere del cammino nella natura con tante bellezze artistiche.
Il lago di Viverone con la Chiesa del Gesiùn
Situato tra l’area del Canavese e quella del Biellese, ai piedi della Serra morenica di Ivrea, il lago è di origine glaciale e fa parte dell’Anfiteatro morenico di Ivrea, formazione geologica millenaria con cui disegna una veduta panoramica spettacolare. Nonostante abbia conservato soltanto i muri perimetrali e i resti di un affresco, è degna di nota anche la minuscola Chiesa romanica del Gesiùn, che spicca isolata tra campi e vigneti nelle circostanti campagne di Piverone.
Il Duomo di Ivrea
Il Duomo di Ivrea sorge nella parte alta della graziosa cittadina bagnata dalla Dora Baltea, accanto al Castello dalle Rosse Torri e al Palazzo del Vescovado, con i quali costituiva l’area degli antichi poteri. La sua storia ultramillenaria – nasce come tempio dedicato a Giove - è testimoniata da tesori artistici e architettonici, come la cripta affrescata, il chiostro con archi e capitelli l’uno diverso dall’altro, e i due campanili romanici ancora perfettamente conservati.
La Sacra di San Michele in Val di Susa
All’imbocco della Val di Susa, a breve distanza da Torino, l’Abbazia di San Michele della Chiusa, nota come Sacra di San Michele, è arroccata in cima al monte Pirchiriano. Il complesso architettonico, che ha ispirato anche il romanzo storico di Umberto Eco “Il nome della rosa”, si raggiunge a piedi o attraverso la via ferrata per gli amanti dell’alpinismo. Da qui parte anche il percorso escursionistico Sentiero dei Franchi, che conduce in Alta Val di Susa.
La Basilica di Sant’Andrea a Vercelli
Magnifico risultato di architettura gotico-romanica, tra i primi esempi di gotico in Italia, l’Abbazia di Sant'Andrea a Vercelli è il vero e proprio simbolo cittadino. È ricca di notevoli strutture architettoniche, come i due campanili cuspidati che affiancano la facciata a capanna rivestita in pietra verde, e la torre ottagonale. Nei locali dell’antico e attiguo monastero spiccano la meravigliosa Sala Capitolare medievale e il chiostro centrale con decorazioni rinascimentali.
I vigneti a terrazzamenti di Carema
Le rocce che circondano il minuscolo borgo di Carema, al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta, ospitano i vigneti realizzati su terrazzamenti a secco sorretti da pergole di pietra, caratteristica paesaggistica locale da cui nasce il vino Carema DOC con uve del vitigno nebbiolo. Il Sentiero dei Vigneti accompagna in una piacevole passeggiata di 4 chilometri alla loro scoperta. Merita una visita anche il borgo, ricco di edicole votive, portali scolpiti, fontane e caseforti medievali.