Panoramica
“Giungere a Venezia col treno, dalla stazione, era come entrare in un palazzo per la porta di servizio”, scriveva l’autore tedesco Thomas Mann nel suo libro “Morte a Venezia”. Secondo Mann, infatti, nella “città inverosimile tra tutte” bisognava approdare in barca per godere appieno di tutta la sua magnificenza. In realtà, però, su un’isola come Venezia, l’arrivo della ferrovia costituì una rivoluzione per il sistema dei trasporti lagunare e per la vita stessa della città. E così, quella “porta di servizio” si era trasformata nel collegamento più agile e diretto con il resto del mondo. Ce ne vollero di anni, però, prima che Venezia Santa Lucia, l’odierna stazione di testa della Serenissima, vedesse la luce. A farne le spese furono, dopo il 1861, la chiesa e il convento di S. Lucia e altri palazzi circostanti che vennero abbattuti per lasciare spazio al primo edificio di stazione. È, invece, originario degli Anni ’20 del ‘900 il progetto della struttura attuale per cui venne inizialmente incaricato l’architetto Angelo Mazzoni. Per oltre 15 anni si protrassero proposte di progetto e varianti, fino a quando nel 1934 l’architetto Virgilio Vallot vinse un concorso indetto per la realizzazione dello scalo. Due anni dopo, la coppia di architetti Mazzoni e Vallot diedero il via alla costruzione, che terminò solo nel 1952, con uno stile razionalista. Oggi, di fronte al grande fregio FS che scruta i viaggiatori all’ingresso, navigano i vaporetti del Canal Grande, mentre appena di fianco si trova il moderno Ponte della Costituzione dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava, che collega la stazione con piazzale Roma.
Stazione di Venezia Santa Lucia, Fondamenta Santa Lucia, 30121 Venezia VE, Italia