L’edificio della Punta della Dogana e Palazzo Grassi di Venezia costituiscono il polo espositivo per una delle cinque maggiori collezioni di arte contemporanea al mondo, la Collezione Pinault. Chi ama l’arte e l’architettura non può perdere la visita a entrambi gli spazi, restaurati dall’architetto giapponese Tadao Ando.
I musei non espongono una vera e propria collezione permanente ma allestiscono mostre con opere sempre diverse, mentre gli artisti sono invitati a creare su commissione.
Punta della Dogana
Il complesso di Punta della Dogana è un edificio completato nel 1682 di forma triangolare che sorge all’imbocco del Canal Grande e del Canale della Giudecca, nel centro del Bacino di San Marco, nel luogo dove la vista di Venezia è più spettacolare: dalla Punta si gode del panorama a 360° sulla Giudecca, sull’isola di San Giorgio e la sua basilica palladiana, sulla Riva degli Schiavoni, Palazzo Ducale, piazza San Marco, i Giardini Reali, Ca’ Giustinian.
Nell’edificio ha avuto sede la dogana di Venezia fino agli anni 80 del Novecento. Dopo vent’anni di abbandono, il Comune di Venezia ha deciso di farne un centro per l’arte contemporanea: il bando di gara se lo è aggiudicato la Collezione Pinault che nel 2009 ha inaugurato lo spazio restituito alla città.
Il percorso espositivo ha inizio dal Campo di Santa Maria della Salute per concludersi alla cuspide dell’edificio sulla quale di eleva la Torre della Fortuna, con la sfera dorata. Durante il percorso ci si affaccia sia sul Canal Grande che sul Canale della Giudecca, come dalle murate di una nave.
In occasione delle mostre la Collezione Pinault organizza visite guidate, ma è anche possibile farsi guidare alla vista del solo edificio, con aperitivo finale sulla terrazza.
Palazzo Grassi
Palazzo Grassi è stato l’ultimo palazzo costruito sul Canal Grande prima della caduta della Repubblica di Venezia nel 1797. Dal 1951 è uno spazio consacrato all’arte, prima come Centro internazionale delle arti e del costume, poi come sede di grandi mostre quando viene acquistato dalla Fiat nel 1983 e ristrutturato dall’architetta Gae Aulenti.
Infine, nel 2005, il palazzo viene acquistato dal collezionista francese François Pinault che crea così il primo dei suoi musei per esporre, tramite mostre temporanee, la sua sterminata collezione di opere di autori contemporanei dal 1960 ai giorni nostri.
Nel 2013 è stato recuperato anche il Teatrino del Palazzo che era stato creato negli anni Sessanta nel giardino del palazzo: oggi il Teatrino propone un ricco programma di concerti, proiezioni, conferenze ed eventi culturali.
Per saperne di più
www. palazzograssi.it