Panoramica
Guarino Guarini, ad esempio, progettista secentesco alla corte Savoia, ha plasmato un’identità visiva per il centro di Torino che sopravvive ancora oggi con capolavori come la cappella della Sacra Sindone, la real chiesa di S. Lorenzo e il disegno di palazzo Carignano, che occupa un intero isolato a due passi da piazza Castello.
Più volte modificato, senza però mai perdere la potenza visiva conferitagli da Guarini, questa immensa dimora nobiliare mostra soprattutto nel cortile interno e sul suo lato occidentale l’originario aspetto barocco che ne ha fatto un modello architettonico.
Il colore rosso acceso dei mattoni, che cambia di intensità durante il giorno; il dinamismo delle linee, a volte concave, altre volte convesse, ma comunque sempre in movimento; l’armonia generale del complesso, nonostante le dimensioni smisurate: tutto concorre per fare di palazzo Carignano una degna sede per il Museo nazionale del Risorgimento italiano, tra le vie e piazze che hanno dato un impulso irrefrenabile verso l’unità del paese.