Salta il menu
Arte e cultura
Piemonte

Arte e natura nel giardino sabaudo: la Venaria Reale

L’Unesco ha dichiarato la reggia di Venaria Reale patrimonio mondiale dell’umanità. Di certo questa residenza sabauda è capace di attrarre chiunque con la sua bellezza solenne.

3 minuti

Reperti archeologici e opere della classicità, il vasto parco, interni sontuosi, arte antica e contemporanea nei molteplici spazi espositivi, il ristorante gourmet e svariati bar: bellezza a 360° e tutto a breve distanza da Torino, il capoluogo nobile del Piemonte

Visioni e prospettive

Reggia di Venaria

La Reggia di 80.000 metri quadrati, vero gioiello del Barocco piemontese, fu commissionata a metà Seicento da Carlo Emanuele II di Savoia all’architetto Amedeo di Castellamonte ma altamente significativi furono anche i successivi contributi di Filippo Juvarra, nel suo ruolo di architetto di corte. 

Da non perdere la settecentesca Galleria Grande, il cui ritmo spaziale è scandito da una sequenza di lesene, ed è decorata da raffinatissimi stucchi che risplendono nella luce naturale filtrata dalle finestrature e dalle aperture ovali sulla volta. I luoghi migliori per apprezzare interessanti assi prospettici sono le Sale di Parata del Palazzo del Re ma anche la Cappella di Sant’Uberto, a pianta centrale, per la quale Juvarra, non potendo realizzare una copertura a cupola, propose la soluzione di un trompe-l’œil. 

Nelle tante aree espositive si susseguono mostre di ogni genere, non dimenticate di consultare il calendario eventi.

Nel verde, in trenino o in carrozza

Nel verde, in trenino o in carrozza

Prima di tuffarvi nel parco, ammiratelo dalla Sala di Diana o mentre sorseggiate qualcosa sulla terrazza della Caffetteria degli Argenti, con vista sul giardino alla francese. I 60 ettari di verde, così come la Reggia, sono stati riaperti al pubblico nel 2007 dopo un imponente lavoro di restauro, e riportati, dove possibile, al disegno originale del Seicento. L’intera area si divide in Parco Alto, Parco Basso e Asse Centrale.

Un modo originale di esplorarlo può essere a bordo del trenino La Freccia di Diana o su una carrozza trainata dai cavalli, per raggiungere gli angoli più nascosti e lontani. In tutto relax potrete ammirare i reperti archeologici, piante, fiori e la Fontana dell’Ercole, in origine un prezioso complesso di nicchie e grotte, mosaici di conchiglie e cristalli, giochi d’acqua.

Il parco accoglie inoltre una collezione di opere contemporanee, perfettamente integrate nel paesaggio e in dialogo con i resti dell’antichità. Tra queste, Il Giardino delle Sculture Fluide, di Giuseppe Penone, una serie di installazioni dove gli alberi sono in bronzo e il paesaggio naturale è reinterpretato con materiali dell’oggi e moderne forme plastiche. 

In compagnia dei bambini

Foto di alcuni dettagli del giardino e della Reggia di Venaria Palazzo Reale dei Savoia

Molti i laboratori dedicati ai più piccoli, che troveranno numerose occasioni di divertimento in questa Versailles del Piemonte. A loro viene consegnata una Penna Magica, che li guida negli ambienti della Reggia.

Se il parco li incanterà, il Fantacasino susciterà il massimo dell’entusiasmo, una piccola tappa da non perdere se si viaggia in famiglia. Si tratta di una struttura in legno dalla quale si affacciano animali magici, mentre all’interno si trovano i giochi.

Così come vale la pena addentrarsi nell’adiacente Parco della Mandria con il Castello dei Savoia, rispettivamente dimora e riserva reale di caccia, in ideale continuità con il parco della Reggia. Si tratta di un’immensa oasi naturale di 3.600 ettari in cui lasciarsi andare a passeggiate infinite.

Anche il palato vuole la sua parte

Anche il palato vuole la sua parte

La Venaria Reale ospita il ristorante stellato Dolce Stil Novo, capeggiato dallo chef e patron pluripremiato Alfredo Russo. All’ultimo piano del Torrione Sud-Est, offre una sofisticata esperienza di alta cucina del territorio, in una sala mozzafiato.

Il Patio dei Giardini è per una pausa all’aria aperta, un luogo informale dove i bambini possono muoversi in totale libertà, anche in compagnia dell’amico a quattro zampe. E se giungete qui a primavera, concedetevi uno speciale pic-nic sul prato, organizzato per voi dai servizi di ristorazione.

Non tralasciate di visitare il borgo, che si apre sulla sinistra del complesso della Reggia. L’interesse è architettonico, ma anche spiccatamente gastronomico. Qui incrociate trattorie e osterie di autentica cucina tipica. Ordinate la bagna càuda e il vitello tonnato, plin artigianali e la strepitosa pasta all’uovo tradizionale Tajarin. Meglio se condita con il sugo di arrosto.

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.