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Enogastronomia

Vino cotto marchigiano: antica bevanda picena

Dalla bollitura del mosto di uve marchigiane di Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano, dopo un invecchiamento di almeno 5 anni, nasce il vino cotto di Loro Piceno

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Il vino cotto marchigiano rappresenta una delle espressioni più autentiche e affascinanti della tradizione enologica delle Marche. Questa antica bevanda alcolica, di origine picena, affonda le sue radici in tempi remoti, quando le popolazioni locali utilizzavano metodi tradizionali per trasformare l’uva in un nettare dal sapore intenso e avvolgente.

Il processo di produzione del vino cotto è un vero e proprio rituale, che prevede la cottura del mosto d’uva, di varietà autoctone, fino a ottenere un prodotto denso, dolce e aromatico, con un caratteristico colore ambrato e un profumo ricco di sfumature. Nel corso dei secoli, questa bevanda ha mantenuto il suo ruolo di simbolo di convivialità e di cultura contadina, tramandandosi di generazione in generazione come un patrimonio di identità e tradizione.

Oggi, il vino cotto marchigiano sta vivendo una nuova stagione di apprezzamento, grazie alla sua versatilità e alla sua capacità di emozionare anche i palati più esigenti. È diventato, infatti, un eccellente vino da meditazione, ideale per essere gustato lentamente, lasciando che i sensi si immergano nella sua complessità aromatica. Un vero tesoro enologico che unisce passato e presente ad ogni sorso!

Caratteristiche del vino cotto delle Marche

Caratteristiche del vino cotto delle Marche

Il vino cotto è un prodotto tipico del maceratese e dell'ascolano, che trova nelle campagne di Loro Piceno un alto profilo di storia, cultura e tradizione. Si tratta di un vino da meditazione, dolce e liquoroso, di intenso grado alcolico, dal colore variabile tra l’ambrato e il granato, ottenuto dalla bollitura del mosto di uve di locali bianche e nere, Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano, e successivamente invecchiato.

Per la produzione del vino cotto marchigiano, l'uva viene tramutata in mosto, successivamente riposto in caldaie di rame e fatto bollire lentamente, con legna a fuoco diretto, per circa 10-12 ore. A cottura ultimata viene travasato caldo in botti di legno e lasciato invecchiare per un periodo non inferiore a 5 anni.

Nelle Marche si dice che il vino cotto per essere un buon vino deve avere il colore dell’occhio di un gallo, ovvero un colore ambrato scuro. La tecnica di cuocere il mosto si è sviluppata perché in passato il vino da tavola non si conservava a lungo e si scoprì che cuocendolo si preservava, anzi, una volta cotto ed invecchiato, era molto buono.

Da sorseggiare in accompagnamento a dessert come pasticceria secca o bevuto tradizionalmente insieme a piccoli pezzetti di pesca, il vino cotto può essere anche abbinato a formaggi stagionati e può essere utilizzato anche per la preparazione di dolci (mostaccioli), biscotti, marmellate o per insaporire carni.

Antica storia della bevanda dei piceni

Antica storia della bevanda dei piceni

Le origini del vino cotto risalgono a tempi molto antichi, quando le popolazioni picene, vivendo in un contesto rurale e agricolo, svilupparono metodi tradizionali per conservare e valorizzare i frutti dell’uva, che rappresentavano una risorsa fondamentale per la loro sussistenza. La tecnica di cottura del mosto, che dà origine al vino cotto, nasce proprio dalla necessità di prolungare la conservazione del vino e di intensificarne il sapore, creando così una bevanda dal carattere dolce, aromatico e molto apprezzata nelle occasioni di festa e di convivialità.

Nel corso dei secoli, questa tradizione si è tramandata di generazione in generazione, mantenendo intatti i metodi artigianali e le ricette originali, spesso legate a riti e usanze locali. La produzione del vino cotto era un momento di grande importanza nelle comunità picene, che lo preparavano in occasione di festività religiose, matrimoni e altre celebrazioni, consolidando così il suo ruolo di simbolo di identità e di coesione sociale.
Con il passare del tempo, il vino cotto marchigiano ha attraversato diverse epoche storiche, resistendo alle trasformazioni sociali e culturali, e conservando il suo valore tradizionale. La sua diffusione si è ampliata, arrivando a essere conosciuta e apprezzata anche oltre i confini delle Marche, grazie alla sua unicità e alla sua qualità distintiva.

Il vino cotto marchigiano di origine picena è molto più di una semplice bevanda: è un simbolo di identità, di tradizione e di passione, che racconta le radici profonde di un territorio ricco di storia e di cultura. La sua lunga vicenda storica testimonia come un’antica tecnica possa sopravvivere nel tempo, rinnovandosi e conquistando nuove generazioni di appassionati, mantenendo vivo il legame tra uomo, terra e tradizione. 

Loro Piceno: Patria del vino cotto

Loro Piceno: Patria del vino cotto

Loro Piceno, in Provincia di Macerata, è la patria del vin cotto; lo conferma anche il fatto che nei palazzi nobiliari e padronali, che fiancheggiano le caratteristiche vie del paese, si è sviluppata un’interessante architettura in funzione della pigiatura dell’uva e della bollitura del mosto nelle voluminose caldaie di rame.

Nel paese di Loro Piceno quasi tutte le famiglie producono il vino cotto a livello domestico e le persone anziane lo consumano anche durante i pasti, ma viene anche usato per insaporire le carni, per preparare il sugo dei “vincisgrassi” (un primo piatto simile alle lasagne al forno), e anche per curare tosse e raffreddore. Un’antica tradizione vuole che in passato si regalasse una botticella di vino cotto ad ogni nuovo nascituro, da aprire solo il giorno del suo matrimonio.

A questo vino tradizionale è legata la "Mostra permanente delle attrezzature e degli utensili per il vino cotto", allestita nei suggestivi ambienti adiacenti al chiostro della Chiesa di San Francesco.

Da oltre cinquant’anni, Loro Piceno ospita la Sagra del vino Cotto, che si svolge ogni anno ad agosto ed attira numerosissimi visitatori. Iniziata nel 1948 come Festa dell’Uva con festeggiamenti semplici e popolari, con carri allegorici addobbati con viti e grano, è giunta oggi ad essere un avvenimento a livello regionale ed oltre.

Approfittate di una visita in questo periodo dell’anno per partecipare a golose degustazioni di vino cotto in abbinamento a prodotti locali!

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