Panoramica
Era il 1734 quando Guarniero Marefoschi, aristocratico marchigiano di ottime disponibilità economiche, convocava una vera e propria archistar dell’epoca come Luigi Vanvitelli per rinnovare la basilica maceratese della Santa Divina Misericordia.
L’intenzione era quella di ricostruire e ampliare questa chiesa, nata attorno a un’edicola votiva, dedicata alla Madonna della Misericordia, e presente dal 1447 nel centro di Macerata.
Non tutto quello che era stato inizialmente concepito dal Vanvitelli fu effettivamente portato a termine, per ragioni di fondi ma anche per lo spazio piuttosto ridotto a disposizione del progettista settecentesco. Costruita su progetto vanvitelliano è la parte centrale della chiesa, composta da un vano con navata unica, collegato al presbiterio attraverso un arco. Il presbiterio è formato da un rettangolo con gli angoli levigati e subito sopra una cupola ellittica coronata da lanternino che poggia direttamente su 4 colonne.
Nell’interno si contano decine di stucchi tardo barocchi, affreschi e marmi di diversi colori, secondo gli stilemi imposti dal rococò di ispirazione francese: pareti, soffitti e pavimenti ingaggiano tra loro un armonico dialogo, che fa ulteriormente risplendere questa piccola basilica.
Piazza San Vincenzo Maria Stramb, ., 62100 Macerata MC, Italia