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Itinerario di 5 tappe

Emilia Romagna: alla scoperta dei laghi dell’alta Val Nure

Tipologia
Percorso a piedi
Durata
2 giorni
Numero Tappe
5
Difficoltà
Facile

Squarci di verde e piccoli laghi sono gli elementi paesaggistici che caratterizzano il territorio dell’alta Val Nure.

Per andare alla scoperta di questo tratto appenninico dell’entroterra piacentino, un tempo popolato da ghiacciai, vi proponiamo 2 itinerari davvero interessanti, divisi a tappe che partono tutti dalla cittadina di Ferriere.

esperienze di trekking alla scoperta di una natura diversificata, lontana dalle contaminazioni umane, ricca di specie particolari di fiori, piante e animali.

Giorno 1

Lago Moo

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Terra di confine tra Piacenza, Parma e Genova, Ferriere è il vostro punto di partenza.

A soli 3 chilometri raggiungerete Canadello. Da qui, o prendete una comoda stradina sterrata, non accessibile ai mezzi motorizzati, oppure potete seguire il più breve sentiero numero 021 del CAI, che taglia alcuni tornanti. 

In poco tempo arriverete alla conca più estesa dell’Appennino piacentino, dove, a circa 1100 metri di altezza, troverete la vostra prima tappa: il Lago Moo, di origine glaciale. Il bacino è ormai prosciugato e invaso dalla flora palustre. Ha la forma di un ovale e si è formato grazie ai meccanismi geologici prodotti dal ghiaccio che scendeva dal Monte Ragola, panoramico massiccio trapezoidale.

Lago Bino

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Oltrepassate l’area del Lago Moo e salite di circa 100 metri lungo una larga strada carrabile che vi conduce al Lago Bino. A differenza del precedente, questo specchio d’acqua non è estinto, ma si presenta come una piscina naturale, ancora una volta frutto di depositi dovuti all’antica presenza di un ghiacciaio

Vi offrirà una splendida vista sulla valle e una ricca fioritura di ranuncoli, tritoni e ninfee, simboli di un paesaggio ancestrale e incontaminato.

Prato Grande

Prato Grande

L’itinerario prosegue verso la terza e ultima tappa del primo percorso, ovvero Prato Grande. La sua denominazione è legata alla sua conformazione: si tratta, infatti, di una vasta superficie erbosa, che in passato ospitava bacini lacustri, scomparsi per interramento. In quest’area, ricca di funghi, incontrerete mandrie al pascolo e rapaci.

Giorno 2

Lago Nero

Photo by: Natacha Fiorani Archivio DTEmilia

Il secondo tragitto che vi proponiamo è un percorso ad anello che parte e termina a Ferriere, e che tocca, nel mezzo, le tappe di Selva, Lago Nero - l’unica in cui vi fermerete - e Buche

Si tratta di un itinerario leggermente più lungo del primo, che prevede un primo tratto in auto fino a Selva. Da qui, imboccate il sentiero numero 007 del CAI. Ignorate le indicazioni per Dogana, al bivio, e proseguite nella faggeta, fino a raggiungere la località Fontana Gelata. Il nome non è casuale: potete approfittarne per rifocillarvi e dissetarvi alla fonte.

A questo punto vi basterà attraversare il ruscello sulla sinistra e seguire le indicazioni per il sentiero numero 011 del CAI ed eccovi al Lago Nero. Incastonato tra faggi e abeti bianchi, il sito offre scorci suggestivi sui monti circostanti. Il bacino lacustre è adagiato nella conca glaciale delimitata da una piccola collina morenica.

Ferriere

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Per tornare alla base, potrete ripercorrere l’intero tragitto al contrario, tornando sui vostri passi, oppure imboccare prima il sentiero numero 001 del CAI che conduce a Le Buche e poi il sentiero numero 005.

Vi consigliamo questa seconda opzione, perché vale la pena sbirciare qualche altro incantevole scorcio, prima di rimettere piede a Ferriere. Magari allungherete un po’ il percorso, ma di sicuro non ve ne pentirete.

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