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Itinerario di 11 tappe

Viaggio in camper alla scoperta dei castelli emiliani

Tipologia
Percorso in camper
Durata
3 giorni
Numero Tappe
11
Difficoltà
Facile

Van o camper, un’unica certezza: girare l’Italia in camper vi regalerà gioie inaspettate e un senso di libertà impagabile.

Scovare posticini nascosti, soddisfare la curiosità di dormire en plain air, decidere all’ultimo la meta finale e disabituarsi al superfluo: che siate in famiglia o con amici, una vacanza in camper, oltre a essere divertente, è l'occasione per riconnettersi con la natura, e magari spegnere il cellulare.

Ideale per i camperisti esperti ma anche per i neofiti, un itinerario di 3 giorni alla scoperta dei castelli emiliani è il viaggio ideale per riempirsi gli occhi di meraviglie. Semplice ma non banale,  saprà conquistare il cuore di tutti: appassionati di storia, cultori della natura, gastro appassionati e amanti del bello in genere.

Giorno 1

Castello di Bianello

Castello di Bianello

Siamo in provincia di Reggio Emilia e andiamo alla scoperta delle strade, ma soprattutto dei castelli di Matilde di Canossa, una delle persone più potenti e influenti vissute durante il Medioevo.
In un'epoca in cui le donne erano considerate inferiori rispetto agli uomini, Matilde entrò in contatto con re e principi, affermando la sua eredità come una delle persone più importanti e influenti di quel periodo.

La prima tappa del nostro itinerario è il Castello di Bianello, nel comune di Quattro Castella.

Costruito su un balcone naturale sulle prime colline dell'Appennino reggiano, da cui si gode un panorama mozzafiato, questo castello è l'unico superstite dei quattro fortificati sulle colline che danno il nome al territorio comunale.

Qui, Matilde visse quasi abitualmente e vi ospitò Enrico IV. E sempre qui, nel 1111 fu da lui proclamata vicaria imperiale (ossia vice-regina, ndr) d’Italia da Enrico V.
Oggi è visitabile solo con visita guidata di circa 50 minuti.

Castello di Rossena

Castello di Rossena

Salite nuovamente sul camper e puntate il navigatore verso il Castello di Rossena, ancora ben conservato. Una piccola scala conduce al forte costituito dal nucleo centrale della torre interna e da 21 vani disposti su più livelli. Dalle finestre, lasciate che il vostro sguardo vaghi sulle colline dolci, mentre all’interno delle stanze osservate gli affreschi del XVII-XVIII secolo e i fregi in ceramica di ispirazione olandese. 

C’è anche la Torre di Rossenella, torre di avvistamento raggiungibile con un comodo sentiero.

Se il vostro sogno è dormire in un castello, qui potete realizzarlo: oggi, il Castello di Rossena ospita un ostello con 54 posti letto.

Castello di Canossa

Castello di Canossa

Rimangono solo dei ruderi invece per il Castello di Canossa. Siamo a meno di 15 chilometri dal Castello di Rossena. La fortezza, o meglio, ciò che ne resta, domina la Val d’Enza dal 940, quando venne costruito dall’allora conte di Mantova Adalberto Atto di Canossa. 

Il castello è aperto dal martedì alla domenica con orario continuato ed è possibile prenotare una visita guidata da concordare con la biglietteria. Fiore all’occhiello è il piccolo Museo Nazionale che ha sede proprio nel Castello e che custodisce un fonte battesimale del XII secolo.

Castello di Torrechiara

Castello di Torrechiara

L’itinerario prosegue nella provincia di Parma, per arrivare al Castello di Torrechiara, un maniero quattrocentesco collocato sulla cima di un colle roccioso panoramico e teatro di una romantica storia d’amore cortese. Merita una visita all'interno per le sue numerose sale affrescate.

Per fermarsi a dormire in camper c’è un’area sosta a Vico di Canossa, all'inizio del sentiero che conduce al Castello di Rossena e Canossa. Siamo nel cuore della food valley italiana, vi aspettano laute merende.

Giorno 2

Polesine Zibello

Polesine Zibello

Sveglia di buon'ora e partenza verso Polesine Zibello in provincia di Parma, a pochi passi dal fiume Po.

Qui, immancabile è la visita all’Antica Corte Pallavicina, azienda agricola sede di un relais, di un ristorante stellato e del Museo del Culatello e del masalén.

I mattoni a vista sono la cifra stilistica di alcuni dei monumenti più iconici di Polesine Zibello, dal Palazzo Pallavicino con il suo bel porticato alla Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervaso e Protasio, in stile tardo gotico. 

Il grande schermo è la vostra passione? Trovate il tempo per una sosta al Museo “Il Cinematografo”, nell’ex Convento dei Padri Domenicani, dove sono conservati oltre 600 oggetti che hanno fatto la storia del cinema. 

Busseto

Busseto

Da Polesine si prosegue verso i confinanti luoghi verdiani: Roncole Verdi, frazione di Busseto, e Villa Sant’Agata, posti del cuore del Maestro Giuseppe Verdi, che lì nacque, visse e sviluppò il suo genio musicale. Al compositore sono dedicati anche la piazza principale del paese e il Teatro, inaugurato nel 1868.

Castell'Arquato

Castell'Arquato

Proseguendo si arriva a Castell’Arquato, conosciuto come "Città del Vino” e rinomato set cinematografico di alcune scene di Ladyhawke. Il borgo medievale, molto ben conservato, rientra nei 100 borghi più belli d’Italia, non fermarsi è un peccato mortale.

Percorrendo a piedi i suoi vicoli tortuosi, alzate lo sguardo per non perdere le mura merlate della Rocca Viscontea , del Palazzo del Podestà e del Palazzo-Museo Casa Stradivari, eleganti con le loro sommità “a coda di rondine”.

 

San Pietro in Cerro

San Pietro in Cerro

23 chilometri vi separano dalla prossima meta, il Castello di San Pietro in Cerro, in provincia di Piacenza. Austero e compatto all’esterno, vi stupirà con l’eleganza dei suoi chiostri. Attenzione, però: si dice che la fortezza sia ancora abitata dallo spirito di Agata, una giovane che, dopo la morte per impiccagione dello scudiero di cui era innamorata, si tolse la vita gettandosi dal mastio. 

Per fermarvi in camper, terminata la visita, potete usare l’area sosta in via Don Mezzadri a Monticelli d’Ongina.

Giorno 3

Castello di Gropparello

Castello di Gropparello

Tempo di dedicarsi ai più piccoli. Oggi si va verso il Castello di Gropparello, pausa perfetta per chi è con tutta la famiglia grazie al Parco delle Fiabe, primo parco emotivo per bambini d’Italia, dove tutti i giorni va in scena il medioevo.

Castello che vai, fantasma che trovi. Qui, a infestare torri e saloni è lo spettro di Rosania, murata viva dal marito tradito. Si dice che, di notte, per i corridoi del castello si sentano ancora i lamenti e il pianto della giovane donna.

Bobbio

Bobbio

Spostandosi ancora si arriva a Bobbio, riconosciuto dal 2006 come uno dei Borghi più Belli d'Italia e nel 2009 Borgo dei Borghi. Per raggiungere il centro, dovrete attraversare il Ponte del Diavolo, sul fiume Trebbia: si dice che sia stato costruito da Lucifero stesso per spaventare i monaci di San Colombano al punto da impedirgli la traversata. Voi, però, non fatevi intimorire dalla leggenda: dall’altra parte, vi aspettano il Duomo quattrocentesco, il Castello Malaspina e i maccheroni alla bobbiese, delizia per il palato. 

Se siete in viaggio con il bel tempo concedetevi una passeggiata lungo il fiume. D’estate si può fare il bagno tra pozze e piccole rapide.

Piacenza

Piacenza

Ultima tappa è la città di Piacenza, con il Palazzo Farnese e l’incompiuta cittadella viscontea, oggi sede dei Musei Civici.

Prima di tornare a casa fate incetta di prelibatezze. La coppa piacentina, la pancetta e il salame piacentino, il provolone Valpadana, tutti prodotti DOP che riscrivono il concetto di souvenir.

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