Bagno di Romagna
Il primo giorno dell’itinerario è completamente dedicato alla scoperta del famoso centro termale romagnolo di Bagno di Romagna. Si tratta di un borgo circondato da splendida natura e dotato di acque termali che già i romani apprezzavano secoli fa. Furono proprio loro a costruire qui le prime terme battezzando il luogo Balneum, da cui l’odierno Bagno. I resti delle antiche terme di Bagno di Romagna sono ancora visibili.
Dopo il piacere di un bagno nelle acque termali, è tempo di godersi anche i piaceri della tavola con la famosa cucina romagnola. Gli abitanti della zona sono maestri nell’arte culinaria e sapranno deliziarvi con specialità enogastronomiche locali da non perdere. Meglio ancora se condite con le storie di fatine e gnomi che abitano i boschi intorno al paese. Non c’è abitante del borgo che non sussurri di averne visto personalmente almeno uno. Percorrete lo speciale sentiero a tema dedicato agli gnomi, è l’ideale per far divertire i bambini. O chi, pur essendo ormai cresciuto, non rinuncia a un pizzico di fantasia.
Santa Sofia
Il borgo emiliano di Santa Sofia si trova nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ed è il punto di partenza ideale per immergersi nella splendida natura dei dintorni.
Se cercate dove mangiare, sappiate che Santa Sofia è anche parte del circuito Cittaslow quindi non perdetevi una sosta a tavola. Ordinate la specialità dell’alta Valle del Bidente, il tortello alla lastra ripieno che ogni anno si celebra con una sagra dedicata. Il nome deriva dalla preparazione del tortello che un tempo di faceva su una pietra di arenaria.
Diga di Ridracoli
Dopo pranzo, raggiungete la Diga di Ridracoli con il suo bacino artificiale e concedetevi una pagaiata in canoa o una gita sul battello elettrico. Oppure, se preferite la terraferma all’acqua, noleggiate una ebike con accompagnatore per godervi un giro lungo la pista forestale intorno al bacino. Si arriva fino alla foresta della Lama lungo un percorso ad anello che circonda il lago.
C’è anche la possibilità di dedicarsi al trekking scoprendo i sentieri che percorrono l’intero Parco Nazionale.
Capo d’Arno
La foresta di Campigna offre altri sentieri da percorrere scoprendone gli anfratti più nascosti. Dedicate un’intera giornata a un’escursione nel bosco scegliendo tra sentieri adatti a tutti, incluse alcune antiche mulattiere che si inerpicano lungo crinali capaci di regalare viste mozzafiato. Si possono percorrere in tutte le stagioni.
Il più bello è quello che dalla Capanna al Monte Falterona porta fino a Capo d’Arno. Lungo il tragitto ci si imbatte nel Lago degli Idoli, un sito archeologico etrusco.
Capo d’Arno, punto di arrivo, è anche il luogo da cui sgorga il fiume Arno. Qui si trova una lapide con i versi del XVI Canto del Purgatorio di Dante nei quali il poeta ricorda un luogo da cui usava passare per raggiungere la Romagna.