Situate nel sestiere di Dorsoduro, giusto di fronte all’ottocentesco ponte dell’Accademia, le Gallerie dell’Accademia sono il principale museo di Venezia, nonché quello che vanta la più ampia collezione di arte veneta al mondo. Le sue origini risalgono alla metà del ’700, quando nacque l’Accademia di Belle arti di Venezia, ma fu al tempo di Napoleone, con la soppressione di molti monasteri e la sconsacrazione di altri luoghi di culto, che la sua raccolta di opere d’arte si allargò a dismisura, raccogliendo capolavori provenienti da realtà religiose ormai soppresse. Risale infatti al 1807 lo spostamento dell’Accademia nei locali dell’ex monastero di S. Maria della Carità, dove ancora oggi si trovano le Gallerie (mentre l’Accademia vera e propria si è in seguito separata ed è stata trasferita altrove). Nel 1817 le collezioni furono aperte al pubblico, continuando ad arricchirsi negli anni grazie ad acquisizioni e donazioni private. Attualmente il museo si compone di tre sedi, la chiesa di S. Maria della Carità, il suo monastero e gli spazi della Scuola Grande di S. Maria della Carità, per un totale di 37 sale, oltre a un Gabinetto dei disegni e delle stampe collocato in ambienti protetti. Le opere sono esposte con criterio cronologico, dalla pittura del XIV secolo a quella del XIX. Sarebbe infinito l’elenco di tutti i capolavori conservati nel museo, ma basta citare qualche nome per farsi un’idea della qualità delle collezioni. Si va dagli spettacolari teleri di Vittore Carpaccio alle pale di Cima da Conegliano, dai misteriosi dipinti di Giorgione alle raffinate Madonne di Giovanni Bellini, dalle vedute fotografiche del Canaletto ai dipinti rococò del Tiepolo, dai bozzetti di Antonio Canova alle tele storiche di Francesco Hayez, passando per i maggiori capolavori di Veronese, Tintoretto e Tiziano. Una menzione d’obbligo va ai disegni di Leonardo, tra cui il celeberrimo Uomo vitruviano, che trovano degna collocazione nel Gabinetto dei disegni e vengono esposti al pubblico per limitati periodi di tempo.