A Vicenza per scoprire le ville palladiane e altri luoghi nascosti
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Spettacoli architettonici che sono valsi alla città l’iscrizione nella lista dei patrimoni UNESCO italiani, inizialmente limitata al centro storico e a tre ville suburbane, successivamente ampliata fino a comprendere anche 21 ville disseminate su tutto il territorio della Regione Veneto.
Ecco qualche dritta per programmare il vostro itinerario alla scoperta delle Ville Palladiane.
Villa la Rotonda: la villa che ha ispirato la Casa Bianca
Tra le più famose, presa a modello in altri Paesi come il Nordamerica, Villa Almerico Capra, detta La Rotonda, si trova proprio a Vicenza e ha una somiglianza impressionante con la Casa Bianca. In realtà, furono gli architetti americani a prenderla a modello.
Tra le ville palladiane è senza dubbio la più famosa, complici la pianta centrale e le quattro facciate identiche, da qualsiasi punto si guardino.
Quasi più un tempio che una casa, nacque come residenza di campagna per il conte Paolo Almerico, un canonico che dopo aver detto addio alla curia romana decise di tornare a vivere nella natia Vicenza. Palladio si ispirò al Pantheon realizzando una residenza non grandissima, del resto Americo viveva da solo e non necessitava di grandi spazi, ma perfetta anche a scopo meditativo.
La Rotonda, che si trova su una collina poco fuori Vicenza, fa parte dell’itinerario vicentino orientale, poco distante da altre due ville: Villa Valmarana Ai Nani, dove potrete ammirare un meraviglioso ciclo di affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo e Villa Da Schio, a Costozza di Longare.
Crediti: ph.Consorzio Vicenzaè
Villa Caldogno e le ville della Pedemontana vicentina
Riservano belle sorprese anche le ville della Pedemontana vicentina e dell’Alto vicentino. Lasciatevi Vicenza alle spalle e dirigetevi verso nord, a Villa Caldogno, costruita su progetto di Palladio nel 1570 e diventata famosa non solo perché opera del famoso architetto.
Nel 1944 la struttura fu requisita dall’esercito tedesco, che qui insediò un comando militare e costruì un bunker sotterraneo in cemento armato, adibito a ospitare feriti e malati, ma operativo anche come sala operatoria. Ristrutturato, oggi è aperto al pubblico, così come tutto il complesso.
Villa Trissino e Villa Pojana, tra antichi mulini, eremi e panorami mozzafiato: le ville del basso vicentino
Tra una visita e l’altra, il vicentino è perfetto anche per scoprire altre bellezze locali.
A sud di Vicenza, ad esempio, c’è la zona dei Colli Berici dove, oltre a visitare alcune residenze palladiane come Villa Pojana, nel Comune di Pojana Maggiore, e Villa Trissino, a Meledo di Sarego, potrete effettuare diverse escursioni, tra ulivi, eremi e mulini ad acqua medievali.
Il punto di partenza è il comune di Mossano. Lasciata l’auto, seguite le indicazioni per il sentiero 81 dei Colli Berici, che porta alla cosiddetta Contra’ dei Munari, dove anticamente sorgevano diversi mulini alimentati da un ruscello. Oggi se ne possono vedere solo 12, perfettamente restaurati.
Una volta superato questo piccolo agglomerato di case, inizia il sentiero vero e proprio, un percorso ad anello poco impegnativo della durata di circa 2-3 ore. Costeggia uliveti, terrazzamenti e regala bellissimi scorci sui vicini Colli Euganei.
Prima di lasciare la zona, non perdete la grotta che, secondo la leggenda, ospitò San Bernardino da Siena: si tratta di un piccolo eremo che è anche un importante scavo archeologico perché qui sono state ritrovate tracce della presenza dell’uomo di Neanderthal.
L’esplorazione del territorio prosegue poi a tavola. A Mossano, l’Agriturismo Sagraro propone cucina tipica veneta a chilometro zero: la maggior parte degli ingredienti utilizzati dalla signora Severina arriva dalla fattoria, che è anche fattoria didattica. Tra le specialità della casa, ci sono le fettuccine con erbette dei Colli Berici e la faraona alle olive.
Se invece volete tornare verso Vicenza, passate al Ristorante Torchio Antico, all’interno di Villa Godi Malinverni. Si tratta della prima residenza costruita su progetto di Palladio realizzata tra il 1540 e il 1542, si trova a Lonedo Lugo di Vicenza, e compare anche nel film Senso di Luchino Visconti.
Le ville del Palladio rappresentano l’emblema della purezza e della semplicità del periodo classico, patrimonio inestimabile da visitare, custodire e proteggere. Visitarle vuol dire cogliere l’occasione di fare escursioni insolite e assaggiare ottimo cibo.
Crediti: ph.Consorzio Vicenzaè