Panoramica
La rinomata università di Padova occupa gli spazi di palazzo del Bo. Non c’è una data certa di inizio dell’attività accademica a Padova, perché nei primi tempi gli insegnamenti si svolsero in forma aggregazione spontanea di studenti e docenti, ma esistono documenti accademici ufficiali datati al 1222 che dunque è considerato l’anno ufficiale di fondazione. Fino al 1492 le lezioni si tennero in scuole sparse per la città, poi si decise di centralizzare tutto qui, nel palazzo che ancora oggi accoglie il rettorato e che è noto col nome dialettale dell’epoca: “del Bo”, del bue, dall’insegna della locanda che ospitava. Nel 1932 un’ala del palazzo venne rifatta dal celebre architetto italiano Gio Ponti che si occupò anche degli arredi e delle decorazioni: così, oggi, il complesso armonizza felicemente due epoche architettoniche. Gli interni custodiscono veri gioielli a cominciare dal magnifico teatro anatomico, primo del genere in Europa, costruito nel 1594 al culmine di un secolo in cui gli studi anatomici padovani raggiunsero risultati altissimi grazie a maestri quali Vasalio e Falloppio. Nella Sala dei Quaranta, decorata con 40 ritratti di studenti stranieri illustri, è custodita la cattedra di legno dalla quale Galileo Galilei avrebbe insegnato matematica e fisica dal 1592 al 1610. Di grande pregio sono anche gli ambienti novecenteschi, fra cui il candido Cortile Nuovo in pietra d’Orsera e la scala del Sapere decorata da Gio Ponti e Fulvio Pendini con un ciclo di affreschi dedicato allo sviluppo delle scienze e la scultura “Palinuro” di Arturo Martini (1947).