Panoramica
Nell’alberata piazza del Capitaniato, il palazzo Liviano è chiamato così in onore dello storico romano Tito Livio (59 a.C.-17 d.C.), originario di Padova, e accoglie la facoltà di Lettere e Filosofia. Venne progettato da Gio Ponti negli Anni 30 del Novecento incorporando parti del più antico palazzo del Capitanio. Come già nel palazzo del Bo, sede del rettorato, anche qui Ponti si occupò sia dell’architettura che del design, coinvolgendo alcuni dei maggiori artisti italiani dell’epoca per la decorazione: il grande affresco nell’atrio, “Continuità della cultura classica nella moderna”, è di Massimo Campigli (1940), la statua “Tito Livio solo con la storia” è di Arturo Martini (1942). Gio Ponti preservò comunque alcuni ambienti del precedente palazzo fra cui uno scalone del primo ’600 e la mirabile sala dei Giganti, affrescata nel 1540 con grandi figure di re ed eroi, opera di pittori della scuola padovana. All’ultimo piano del palazzo Liviano, il museo di Scienze Archeologiche e d’Arte ospita una gipsoteca con sculture antiche e rinascimentali di Donatello, Bartolomeo Ammannati e altri artisti meno famosi.