Panoramica
Nel cuore di Volterra, l’Ecomuseo dell’Alabastro racconta il profondo legame tra la città e l’antica arte della lavorazione dell’alabastro, una pietra che ha influenzato per secoli la vita economica, culturale e artistica del territorio.
Ospitato nella suggestiva casa-torre Minucci, il museo offre un percorso immersivo che guida il visitatore attraverso le diverse fasi della produzione: dall’estrazione nelle cave, alla modellazione artigianale, fino alla diffusione commerciale dei manufatti, con un arco temporale che parte dalla civiltà etrusca e arriva fino all’età contemporanea.
L’allestimento si configura come un vero e proprio centro di archeologia del commercio, dove si può comprendere come l’alabastro veniva scelto, lavorato e trasformato in oggetti d’arte, seguendo tecniche e stili che si sono evoluti nel tempo. Un focus particolare è dedicato all’Ottocento, epoca in cui Volterra divenne celebre in tutta Europa per la qualità e la raffinatezza delle sue produzioni, grazie anche alla rete di mercanti e viaggiatori che ne diffusero il prestigio.
L’Ecomuseo non è un’entità isolata, ma parte di un sistema museale integrato che coinvolge altre realtà cittadine legate alla tradizione alabastrina, come il Museo Guarnacci, con le sue collezioni etrusche, e il Palazzo Viti, che conserva pregiati esempi di arte volterrana. Il percorso espositivo è organizzato in modo cronologico, permettendo al pubblico di seguire l’evoluzione storica della lavorazione dell’alabastro e di coglierne le trasformazioni nel tempo.