Salta il menu

Area archeologica di Imera

Panoramica

Fondata nel 648 a.C. dai greci di origine calcidese e dorica, Himera si trova in una posizione particolarmente favorevole per lo sviluppo di una colonia: al centro di un ampio golfo, tra i promontori di Cefalù e Termini Imerese, e in prossimità della foce del fiume Imera Settentrionale, un’importante arteria di collegamento con la Sicilia centrale. La città conobbe una veloce crescita edilizia e demografica, documentata dagli impianti urbanistici realizzati a partire dalla prima metà del VI sec. a.C. e dalla costruzione del monumentale santuario di Athena nella parte alta della polis. Gli Imeresi ebbero tensioni con le popolazioni indigene-sicane dell’entroterra, che li costrinsero, intorno alla metà del VI sec. a.C., a cercare l’aiuto di Falaride, tiranno di Agrigento, come testimonia un’epigrafe ritrovata a Samo. Anche con i Punici delle città vicine di Palermo e Solunto, il rapporto non sempre risultò pacifico. Verso l’inizio del V sec. a.C. il tiranno Terillo, espulso da Himera con l’ausilio di Terone, tiranno di Agrigento, dopo essersi rifugiato a Reggio, chiese l’aiuto dei Cartaginesi, che inviarono un forte esercito in Sicilia. Una coalizione di Greci dell’isola sfidò vittoriosamente i Cartaginesi in una battaglia epica, combattuta sotto le mura di Himera nel 480 a.C., a seguito della quale fu edificato nella città bassa il Tempio della Vittoria. Negli anni successivili, sotto la guida di Terone, la città fu ripopolata da altri coloni dori. Gli imeresi ben presto si liberarono del dominio di Agrigento e nel 415 a.C. un contingente imerese partecipò alla battaglia dell’Assinaro, al fianco di Siracusa contro gli Ateniesi. La città fu definitivamente distrutta nel 409 a.C. durante uno scontro con i Cartaginesi la città venne distrutta. Diversi abitanti si dispersero nelle campagne, altri parteciparono con i Cartaginesi alla fondazione di Thermai Himeraiai (Termini Imerese) e alcuni, probabilmente, continuarono a vivere nel sito originario, come dimostrano resti di abitazioni edificate sui cumuli di rovine. Tra i cittadini di Himera si ricordano il poeta lirico Stesicoro ed alcuni atleti vincitori dei giochi Olimpici. Il sito fu abitato anche durante l’Età Romana e Medievale, come testimoniano la villa romana situata nella parte più occidentale dell’abitato greco e il casale (Odesver) costruito intorno al Tempio della Vittoria nel periodo Normanno.
L’organizzazione della città greca e la necropoli sono gli aspetti più interessanti del mondo coloniale greco, di cui Himera riesce a dirci molto. Poco sappiamo sulla prima fase di vita (metà VII-inizi VI sec. a.C.); tuttavia, nella prima metà del VI sec. a.C. furono progettati due impianti urbanistici regolari, caratterizzati da strade ortogonali che scandivano gli isolati, orientati da Nord-Sud in pianura e nella città bassa, in senso Est-Ovest nell’abitato in collina e città alta. Uno spazio privilegiato era riservato ai santuari. Il più noto, il Temenos di Athena, occupa la parte nord-orientale della città alta, mentre nella città bassa un grande santuario comprendeva il Tempio della Vittoria.
All’interno del tessuto urbano non mancavano dei piccoli santuari di quartiere.

L’intera area urbana era protetta da una cinta muraria.

Le necropoli, invece, erano dislocate lungo i principali percorsi in uscita. Ben conosciuta è la necropoli orientale, che sorgeva vicino alla spiaggia, ad Est del fiume Imera, in contrada Pestavecchia. Quella a sud si trova in località Scacciapidocchi, presso la strada per l’entroterra; ad Ovest, infine, sono note due aree dedicate alle necropoli: alle pendici del Piano del Tamburino e sulla Piana di Buonfornello.

I reperti più notevoli rinvenuti negli scavi di Himera ed in altri siti ricadenti nel territorio della polis sono conservati nell’Antiquarium, realizzato su progetto di Franco Minissi. L’Antiquarium fu inaugurato nel 1984 ed è rimasto chiuso per alcuni anni per portare avanti i lavori di ristrutturazione, per poi essere definitivamente riaperto al pubblico nel 2001.

L’esposizione è articolata su più livelli collegati da rampe e si sviluppa lungo un itinerario di visita che ripercorre le principali problematiche storiche e culturali della colonia greca e del suo territorio. Nella stanza d’ingresso sono stati posti i pannelli didattici che introducono alla storia e topografia del sito, mentre uno spazio espositivo è dedicato ad una gronda a testa leonina dal Tempio della Vittoria e al medagliere.

La visita procede nel “livello superiore” dove sono mostrati elementi architettonici e offerte votive dal Temenos di Athena. Il “livello centrale”, invece, è occupato dagli oggetti di “cultura materiale” ritrovati grazie agli scavi realizzati nei vari settori dell’abitato. Il “livello inferiore” accoglie una selezione di vasi e corredi dalle Necropoli. Un’ultima sezione è dedicata ad altri importanti siti del territorio come Terravecchia di Cuti, Monte Riparato, Mura Pregne/Brucato, Cefalù ed una esposizione di reperti subacquei. La visita termina con il mosaico policromo, di tradizione africana, recuperato dalla villa romana di Settefrati, situata su un costone a strapiombo sul mare, ad Ovest di Cefalù.
Recensioni
Recensioni
()
Area archeologica di Imera
Località Buonfornello, 90018 Termini Imerese PA, Italia

Ti potrebbe interessare

Enogastronomia
In Sicilia alla scoperta dei sigilli della biodiversità contadina

In Sicilia alla scoperta dei sigilli della biodiversità contadina

Città d'arte
Cosa vedere a Palermo in due giorni

Cosa vedere a Palermo in due giorni

Città d'arte
Palermo, preziosa perla del sud dal ricco patrimonio culturale

Palermo, preziosa perla del sud dal ricco patrimonio culturale

UNESCO
Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale

Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale

Regione
Isola Bella, Taormina - Messina, Sicilia

Sicilia, isola dall'estate eterna, della cultura e dell'archeologia

Natura
I paesaggi della Sicilia

I paesaggi della Sicilia

UNESCO
La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina

La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina

UNESCO
Val di Noto, il Barocco

Val di Noto, il Barocco

Arte e cultura
Castelmola

Castelmola, una finestra sul mare a due passi da Taormina

UNESCO
Necropolis of Pantalica

Siracusa, la Necropoli di Pantalica Patrimonio dell'Umanità

UNESCO
La Valle dei Templi di Agrigento, meraviglia archeologica in un contesto da sogno

La Valle dei Templi di Agrigento, meraviglia archeologica in un contesto da sogno

Città d'arte
Taormina

Taormina, una terrazza naturale a picco sul mare

Enogastronomia
storia del pistacchio

La regione Sicilia attraverso la pizza di Franco Pepe

Enogastronomia
A Palermo, sua maestà il pane con la milza

A Palermo, sua maestà il pane con la milza

Relax e benessere
Guida ai trattamenti wellness e detox da fare in vacanza sulle isole vulcaniche più belle d'Italia

Guida ai trattamenti wellness e detox da fare in vacanza sulle isole vulcaniche più belle d'Italia

UNESCO
894433170

Monte Etna

UNESCO
1224783848

Eolie, le sette isole dei vulcani nella Sicilia settentrionale

Natura
In Sicilia, tour tra le spiagge da sogno

In Sicilia, tour tra le spiagge da sogno

Enogastronomia
Cioccolato di Modica

Il cioccolato di Modica

Natura
Tindari e la sua laguna

Tindari e la sua laguna

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.