Salta il menu
Enogastronomia
Sicilia

In Sicilia alla scoperta dei sigilli della biodiversità contadina

Preparatevi a un viaggio tra i profumi e i sapori del territorio siciliano, alla riscoperta delle eccellenze della tradizione agroalimentare, i cosiddetti Sigilli.

3 minuti

A invitarvi sono gli agricoltori di Campagna Amica, fondazione che promuove l’eccellenza e la biodiversità della filiera agricola italiana. È proprio grazie alle cure dei coltivatori locali che vi aderiscono che alcuni dei gusti più autentici e prelibati della regione sopravvivono, vengono valorizzati e selezionati per arrivare sulle nostre tavole. Seguiamoli nel loro prezioso lavoro, alla scoperta dei Sigilli di Campagna Amica e degli orgogli della gastronomia siciliana.

La mappa regionale dei sapori

La mappa regionale dei sapori

La geografia dei sensi ci porta in territori magici e profumati, a partire dai leggendari agrumeti che ricoprono la cosiddetta Conca d’oro di Palermo, purtroppo progressivamente erosa dal cemento. Nelle zone rimaste incontaminate è ancora possibile inebriarsi del profumo dei fiori e godere del colore intenso degli agrumi. È qui che farete la prima scoperta…

Il mandarino tardivo di Ciaculli, un agrume per tutte le stagioni

Il mandarino tardivo di Ciaculli, un agrume per tutte le stagioni

Il primo dei tesori siciliani del palato è infatti il mandarino tardivo di Ciaculli, che deve il suo nome alla borgata di Palermo di cui è originario, nonché al particolare periodo di maturazione: tardivo, appunto rispetto alle varietà più comuni. Buccia sottile di colore arancio intenso, che si stacca facilmente dalla polpa, forte aroma, contenuto zuccherino e la presenza del seme sono le sue caratteristiche. Si può gustare a gennaio, fresco, e nel resto dell’anno come prodotto trasformato. 

I Sigilli della Valle del Belice

I Sigilli della Valle del Belice

Sedotti dal prelibato segreto che in ogni suo angolo l’isola nasconde, il gusto vi porterà a spostarvi, come autentici cacciatori di sapori, da un paese all’altro, dal mare alle colline. Più a Sud, sempre in provincia di Palermo, in uno dei territori più suggestivi della Sicilia sud-occidentale: la Valle del Belice, che si estende lungo il corso dell’omonimo fiume, un’area ricca di storia e tradizioni, natura ed eccellenze gastronomiche, che ha visto l’insediamento di tante popolazioni: Sicani, Elimi, Fenici e Greci.

Pecore e fichi d’India

Pecore e fichi d’India

Proprio le tante diversità che l’hanno attraversata, intrecciandosi e fondendosi, rendono questo territorio una delle realtà più vivaci della Sicilia occidentale, dal punto di vista agroalimentare. Qui, a richiamare la vostra curiosità gastronomica, saranno due dei Sigilli più popolari della tradizione isolana: il fico d’India della Valle del Belice, particolarmente succoso e dolce, e, per quanto concerne il settore della pastorizia, la pecora della Valle del Belice, il cui latte, secondo i pastori locali, è l’unico veramente degno di essere filato.

La storia del grano: una tavolozza di colori

La storia del grano: una tavolozza di colori

Il mondo agricolo siciliano è, fin dalle origini, intimamente connesso alla coltivazione del grano: vi sorprenderà scoprire quante varietà ne esistono sul territorio, soffici, dorate, spinate, ambrate, una vera e propria tavolozza. Tra i grani antichi coltivati nella provincia di Palermo, troviamo il Perciasacchi, un grano duro il cui nome è tutto un programma: significa buca sacchi. La forma della cariosside, infatti, era così appuntita da bucare i sacchi di juta usati per trasportarlo. Adattatasi nel tempo a un clima e a un ambiente non facile, questa varietà risulta estremamente resistente ai patogeni, tanto da essere uno dei grani più adatti ad essere coltivati con metodo biologico. Pane e pasta sono tra i trasformati che ottimizzano le caratteristiche organolettiche di questo grano. 

L’oro nero nero delle Madonie

L’oro nero nero delle Madonie

Un altro colore sulla tavolozza delle terre siciliane è infine l’ambrato scuro del cosiddetto Nero delle Madonie, qualità che era quasi del tutto scomparsa e che ora, tra le mani dei coltivatori di Campagna amica, ritrova nuova vita e impieghi. Come tutti i grani antichi siciliani, è una varietà caratterizzata da una maggiore resistenza all’attacco di specie fungine e alla contaminazione da micotossine, sostanze pericolose per la salute umana, i cui effetti cancerogeni sono tuttora oggetto di studio. Il suo basso indice di glutine lo rende davvero un testimonial d’eccezione della biodiversità siciliana, del recupero della civiltà contadina e degli antichi sapori, destinati a riportare la salute e un gusto originale sulle nostre tavole.

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.