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Sport
Sardegna

Cagliari: tra verde e sport

Palestre open air illuminate dal sole a ingresso libero.

3 minuti

Correre nei parchi urbani vero cuore della città. Trekking con vista mare respirando a pieni polmoni iodio e profumi di mediterraneo. Passeggiare tra oasi umide o in bici sulle ciclabili a bordo spiaggia del lungomare Poetto off limits per le auto. E poi affacciarsi sull’acqua, su un mare che ha convinto la stessa Luna Rossa a sceglierlo per casa.

Sport e leisure, in spiaggia al Poetto

Sport e leisure, in spiaggia al Poetto

Clima mediterraneo e spazi naturali a portata di mano, qui si pratica attività sportiva rigorosamente all’aria aperta, dove i residenti, a piedi o in bici lungo la ciclabile che dal molo Ichnusa del “porto vecchio” porta al caratteristico borgo dei pescatori di Sant’Elia, arrivano al Poetto, la lunghissima spiaggia cittadina vero culto degli abitanti della città metropolitana di Cagliari. Dieci chilometri di sabbia bianca e fine, per rilassarsi e abbronzarsi ma anche dove praticare pilates e yoga sulla riva respirando l’aria salubre del mare. Da maggio sino ad autunno inoltrato si fa acquagym, nuotando in acque calde e trasparenti che poco hanno da invidiare ai paradisi tropicali. E tra loro c’è chi aspetta giornate di vento e onde per potersi dedicare a wind e kite surf oppure, godendo della bonaccia, scivolare dolcemente con canoa, kayak e sup. Può sembrare strano ma dal mare parte un trekking ad anello con panorama sul golfo che, anche se impegnativo, è adatto anche ai meno esperti. Risale il promontorio che protegge a sud la spiaggia per arrivare in cima alla Sella del Diavolo. Da lassù la vista sul mare incanta, da Chia a Capo Carbonara, dai rilievi del Sarrabus in lontananza sino alla città e all’oasi naturalistica che affianca il litorale. Qui vive la più grande colonia stanziale di fenicotteri rosa del Mediterraneo, da non perdere quando prendono il volo in gruppo mentre sei in canoa lungo i canali o in bici nei percorsi ciclabili: è l’immagine simbolo del parco del Molentargius-Saline, un concentrato di emozioni che separa le ultime case della città dal mare.

Remise en forme, in tour tra i parchi urbani

Remise en forme, in tour tra i parchi urbani

La straordinaria longevità dei sardi da tempo incuriosisce la scienza, questione di Dna, di ambiente sano e life style. Anche muoversi all’aria aperta contribuisce, tiene alto l’umore e dà una mano a mantenere in forma fisico e mente. Il clima della Sardegna aiuta, il sole c’è anche d’inverno e raramente le temperature si abbassano tanto da tenerti in casa a lungo. Una manna dal cielo per chi ci vive ma anche per chi sceglie Cagliari per svernare al caldo, a un’ora appena di volo dal continente. Insieme ci si troverà a fare attività sportiva sotto casa, nei grandi parchi urbani, a Monte Urpinu, a Terramaini e a Monte Claro, palestre outdoor attrezzate per i runner, con circuiti di fitness disegnati ad arte, tra piante rare, laghetti e testimonianze storiche e di archeologia militare. Anche le oasi verdi del centro storico sono un’occasione per muoversi all’aria aperta, stavolta lentamente, per cogliere la bellezza delle rarità dell’Orto Botanico, i profumi mistici dell’Orto dei cappuccini, la suggestione e i panorami sul mare dei Giardini pubblici che circondano la Galleria comunale d’arte. Qui, sul costone che scende dal terrapieno del quartiere di Castello, c’è una tentazione: una parete di climbing per principianti. E se capiti in città quando è aperto al pubblico, ecco un raro e prezioso luogo di cultura: la più estesa necropoli punica del Mediterraneo, migliaia di tombe che guardano il porto di Cagliari, dalla collina di Tuvixeddu.

Lo dice il Gambero Rosso, qui si mangia sano, bene e con poco

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Dopo aver goduto dei bagni di sole e di mare, di veleggiate per il golfo degli Angeli, di running e walking nei parchi, cosa c’è di meglio che assaporare i sapori speciali esaltati dai piatti tipici dei pescatori? Contraddistinti dalle tantissime specie di pesci e di frutti di mare, dalle squisite aragoste alle ostriche, ma anche alcune specie particolari, molto comuni nei mari dell’Isola. Basta visitare il vivace mercato del pesce nel centro di Cagliari per rendersi conto delle varietà e della freschezza che si riversano poi sulle tavole. Dai gattucci di mare la tipica burrida, un marchio di fabbrica dei pescatori di un tempo, con un gusto che rimane impresso nei sensi. Le anguille che si arrostiscono sulla brace o nel ripieno delle panadas de mari, che richiamano le empanadas spagnole, sorta di torta salata chiusa con la pasta violata. E poi le cozze, freschissime e le arselle per dare vita all’antica e sublime fregula de cocciula, un piatto a base di granelli di semola di grano duro, tostate e cucinate con le telline, nel brodo di pesce.

A tavola, oltre alla ricerca del genuino, si coglie la memoria storica della gente di mare. Sapori che vivono trasversalmente: dalle tipiche trattorie ai ristoranti stellati, per arrivare ai deliziosi street food che non risparmiano i piatti della tradizione.

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