Panoramica
I Musei Civici sono ospitati dal 1936 nella sede di proprietà comunale di Palazzo Mosca, un tempo residenza di una delle più importanti famiglie della nobiltà pesarese. I Mosca, ricchissimi mercanti bergamaschi, giungono a Pesaro verso la metà del ‘500 entrando ben presto a far parte della nobiltà cittadina. La loro rapida ascesa economica e sociale gli consente di costruire la suburbana Villa Caprile e il Palazzo in pieno centro che ancor oggi porta il loro nome.
Oggi il Palazzo si caratterizza per una facciata con al centro un elegante portale a bugnato, sovrastato dallo stemma della famiglia Mosca. Superata la soglia, appaiono tre ampie corti.
Il lascito testamentario della Marchesa (1885), grande collezionista d'arte e ceramiche, costituisce una parte cospicua della raccolta dei Musei civici. La collezione Mosca si va ad aggiungere alla collezione di maioliche rinascimentali del cavaliere Domenico Mazza acquisita dal Comune nel 1857 e alla collezione Hercolani Rossini acquisita nel 1883.
I musei sono celebri soprattutto per la grandiosa Pala di Pesaro di Giovanni Bellini, una delle opere chiave dello sviluppo del Rinascimento veneziano.
Il percorso museale accoglie opere provenienti dal territorio e di maestri marchigiani, veneti, toscani, emiliani e non solo, tra cui Vitale da Bologna, Tintoretto, Ludovico Carracci, Guido Reni; Mattia Preti, Palma il Giovane (Giudizio Universale), parte della collezione rossiniana.
Alcune sale sono poi dedicate alle collezioni di ceramiche, in cui spiccano le maioliche cinquecentesche di produzione locale, soprattutto di Urbino, di Pesaro e di Urbania (Casteldurante).
Nel cortile d'ingresso si trova la Medusa, opera tardo-liberty del ceramista Ferruccio Mengaroni.
Foto credit: Regione Marche