Il miele delle Marche: tra varietà e zone di produzione.
4 minuti

Il miele è presente nelle Marche fin dall’antichità, utilizzato per addolcire pietanze e bevande. Le colline marchigiane, ricche di coltivazioni di leguminose da foraggio come sulla, erba medica e lupinella, offrono alle api abbondanti fonti di nettare.
I mieli marchigiani sono rinomati per la loro qualità e varietà, legate alla ricca biodiversità della regione e alle diverse tipologie di flora. La produzione di miele in questo ricco territorio regionale è un'attività tradizionale che ha portato alla creazione di mieli unici, sia multiflorali che uniflorali.
Dal millefiori, il più diffuso, passando per quello di acacia, girasole e castagno, il viaggio sulle tracce del “nettare degli dei” conduce fino ai mieli di erba medica ed erba strega, caratteristici delle Marche.
Il miele marchigiano è sempre più valorizzato da iniziative come le Strade del Miele di Macerata, nelle cui tappe è possibile vivere delle vere esperienze sensoriali alla scoperta del miele e delle sue produzioni. I quattro consorzi apistici regionali, inoltre, si sono riuniti per tutelare e promuovere l’apicoltura marchigiana che è sinonimo di sostenibilità ed eccellenza, questo grazie al progetto Marche di Miele.
Mieli marchigiani: essenza dei territori regionali
Ogni tipologia di miele porta con sé il grande patrimonio di biodiversità che il nostro Bel Paese ospita. Così, un miele di acacia marchigiano è simile ma non uguale a quello prodotto in un’altra regione italiana: muta il colore, le particolarità del gusto e anche l’odore ha piccole variazioni.
Il grande fascino del miele nasce dal territorio che lo origina, dalle sue caratteristiche che si trasferiscono nel prodotto. Tra i più diffusi ed apprezzati mieli marchigiani, il millefiori racchiude l’essenza di numerosi fiori di piante nettarifere, che a loro volta si differenziano per aree e periodi di raccolta. Apprezzato per la sua cristallizzazione lenta e fine, che gli conferisce una consistenza morbida e cremosa, il miele di acacia è considerato uno dei più pregiati grazie alla sua alta qualità e al profumo delicato. Altro miele prezioso, ricco di sostanze nutrienti, antinfiammatorie e antiossidanti, è quello di girasole gradito per la sua consistenza fluida e per il suo aroma floreale leggero. Nelle Marche, anche l’autunno regala il frutto del laborioso lavoro delle api: il miele di castagno, noto per le sue proprietà antiossidanti e antimicrobiche, viene raccolto durante la fioritura dei castagni e si distingue per il suo colore ambrato scuro e la consistenza densa. Le Marche sono importanti anche per la produzione di due tipologie di miele poco diffuse: il miele di erba medica e quello di erba strega. Il primo è un prodotto unico e prelibato. Grazie alle proprietà benefiche dell’erba medica, questo miele è apprezzato per il suo gusto raffinato. Dall’incontro tra l’erba strega marchigiana e le api nasce un miele ottenuto dai delicati fiori della pianta, conosciuta fin dall’antichità per le sue notevoli proprietà calmanti, antinfiammatorie e digestive.
Esiste, poi, la melata, un tipo di miele che non deriva dal nettare dei fiori bensì dal nettare prodotto da insetti come afidi o cocciniglie che si nutrono della linfa delle piante. Il miele di melata è noto per essere ricco di antiossidanti e minerali, oltre a possedere proprietà antibatteriche e antinfiammatorie.
La strada del miele di Macerata: percorso tra natura, storia e antiche tradizioni
Visitare gli apiari e le fioriture che li circondano, assistere alla smielatura, farsi guidare nell’assaggio dei diversi mieli per distinguerne gusti e profumi, sono esperienze da non perdere nella Provincia di Macerata che vanta il maggior numero di Città del Miele, tutte da visitare e scoprire nei loro particolari: Camerino, Matelica, Montelupone, Monte Cavallo, Urbisaglia e Valfornace.
Gli apicoltori del Maceratese hanno trasformato l’armonia dei paesaggi, la storia custodita dai luoghi, i racconti che evocano, i profumi dei prati e i sapori che li attraversano in un itinerario turistico che invita a vivere un’autentica esperienza di apiturismo. Quest’ultimo mira a far scoprire i differenti sapori e aromi dei mieli, permette di degustarli in abbinamento ai prodotti locali, favorisce una vera full immersion nella cucina tradizionale arricchita dal miele; approfittate di questa esperienza sensoriale, per percepire i suoni e gli odori dell’alveare in uno degli apiari olistici che si trovano nel maceratese.
Scoprire i benefici dell’apiterapia e apprezzare la cosmesi naturale derivata dai doni dell’alveare, sono solo alcune delle attività che potrete vivere, percorrendo la strada del miele di Macerata.
Il progetto Marche di Miele
Tra il mare, le dolci colline e le montagne delle Marche, apicoltrici e apicoltori esperti e appassionati si prendono cura delle api con dedizione. “Marche di Miele” è l’iniziativa che riunisce i quattro consorzi apistici regionali (Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro Urbino), con l’obiettivo di valorizzare e proteggere un prodotto che più di ogni altro esprime la biodiversità marchigiana, dove l’apicoltura è simbolo di sostenibilità e qualità.
La passione per le api e il rispetto per il loro ruolo nell’ecosistema sono al centro del progetto e l’obiettivo è quello di promuovere la qualità dei mieli marchigiani grazie a specifiche norme di produzione, contemplate in un apposito disciplinare, e divulgare l’importanza del ruolo ambientale, agricolo, occupazionale e sociale dell’apicoltura in un percorso che vede coinvolti i consumatori e in particolare i ragazzi attraverso un preciso iter educativo nelle scuole.