Panoramica
Il piccolo borgo marchigiano di Pioraco è incastonato in una valle alla confluenza dei fiumi Potenza e Scarsito. L’abbondanza d’acqua caratterizza l’abitato, disseminato di pittoreschi canali, antichi lavatoi e ruote di mulini: e proprio sfruttando l’acqua gli abitanti di Pioraco iniziarono prestissimo a produzione carta, fin dalla metà del ’200. Anticamente, la carta di Pioraco era contrassegnata in filigrana dal disegno di un drago, una sorta di logo e garanzia di qualità. Nel centro storico si può visitare l’interessante Museo della carta e della filigrana con la ricostruzione delle gualchiere cartarie medievali, macchinari con cui si produceva la carta a partire dagli stracci; lo stesso edificio ospita anche una bella collezione di fossili e… una di funghi, orgoglio della gastronomia locale. Altri punti di richiamo in paese sono la chiesa di S. Vittorino, eretta nel XVIII secolo sopra i resti di un tempio romano, il trecentesco chiostro del convento di S. Francesco, oggi sede del Comune, e l’antichissimo ponte Marmone, costruito dai Romani nel I secolo a.C. A poca distanza dal ponte si trova l’eremo della Madonna della Grotta, suggestivo luogo di culto scavato nella roccia nel punto in cui, secondo la leggenda, un venditore ambulante di statue votive si fermò a riposare e al risveglio trovò la sua ultima Madonna invenduta saldamente installata in una nicchia naturale, decisa a rimanere a Pioraco. Nei dintorni del paese si trova anche la grotta di S. Vittorino, dove il santo vescovo di Camerino si ritirò in eremitaggio. Prima di lasciare Pioraco, i più romantici possono scattare una foto sul ponte dei Baci e passeggiare lungo il suggestivo sentiero Li Vurgacci, tra ponti, cascatelle e strani “mostri” di roccia scolpiti dall’artista Antonio Ciccarelli.
62025 Pioraco MC, Italia