Panoramica
Quasi al confine tra le province di Ancona e Pesaro-Urbino, segnato dal fiume Cesano, il borgo di Piagge, che ha il suo cuore nella piazza della Torre, conserva una delle testimonianze archeologiche più misteriose e al contempo affascinanti delle Marche. È conosciuto come ipogeo di Piagge, ed effettivamente il primo elemento distintivo di questo luogo è la sua posizione sotterranea, scavata nel tufo chissà quanti secoli fa e ancora oggi integra nella sua struttura. Entrando in questa grotta artificiale molti visitatori confessano di sentirsi coinvolti in una spiritualità primordiale, probabilmente accentuata dalle luci soffuse, dall’umidità del sottosuolo, dai muri scavati secondo disegni sobri, essenziali.
È probabile che questa spiritualità, apparentemente atemporale, faccia riferimento a un’epoca storica ben precisa, quella paleocristiana. I disegni sacri, geometrici che si rivelano sui muri e i soffitti si legano alla simbologia millenaria dei primi secoli dopo Cristo, ibridi tra un paganesimo antico ormai morente e un cristianesimo in rapida diffusione.