Panoramica
Il Museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci di Fabriano è un affascinante esempio di come arte, scienza e memoria storica possano fondersi in un unico spazio. Nato alla fine del XIX secolo, il museo si trova all’interno di una farmacia storica che conserva ancora gli arredi originali in legno, realizzati tra il 1896 e il 1899 dal noto scultore perugino Adolfo Ricci. Le decorazioni, ispirate allo stile neogotico, trasformano l’ambiente in una sorta di racconto scolpito, capace di illustrare visivamente l’evoluzione del pensiero scientifico dell’epoca.
Le pareti e il soffitto ospitano un ricco programma decorativo che rende omaggio ai grandi protagonisti della scienza ottocentesca. Sono rappresentati 25 illustri scienziati, tra cui Avogadro, Faraday, Franklin, Lavoisier, Volta e Röntgen. Quest’ultimo è raffigurato accanto alla prima rappresentazione italiana dei raggi X, un dettaglio che sottolinea l’attenzione del museo per le scoperte più rivoluzionarie.
Accanto ai ritratti, si possono osservare strumenti scientifici finemente scolpiti, che illustrano le tecnologie utilizzate nei laboratori dell’epoca. L’intero allestimento celebra la figura del farmacista come professionista autonomo e colto, in un periodo in cui la scienza si affermava come motore di progresso e libertà.
Il progetto culturale che ha dato vita al museo sembra essere stato influenzato dallo studioso Giuseppe Bellucci, allievo di Sebastiano Purgotti e amico di Ricci. Il percorso si conclude con il motto di Galileo Galilei, “Omnia in pondere et mensura” (“Tutto nel peso e nella misura”), a sottolineare l’importanza del metodo scientifico.
Più che un semplice museo, questo spazio si presenta come un tempio laico della scienza, un raro esempio italiano di come l’arte possa diventare strumento di divulgazione e conoscenza.