Panoramica
Il borgo di Orio Litta risale al IX secolo, venne fondato quando i monaci di Lodi Vecchio portarono a termine la faticosa bonifica del territorio circostante, fino ad allora paludoso e inospitale. Era un paese piccolo e di contadini, eppure conquistò una certa fama: l’arcivescovo di Canterbury Sigerico, che nel 990 raggiunse Roma per ricevere il pallio dalle mani di papa Giovanni XV, nel suo lungo e travagliato viaggio si fermò proprio in questo centro, e ancora oggi Orio Litta è una tappa della Via Francigena, la numero 15 in territorio italiano. Il nome Orio (“Litta” fu aggiunto dopo l’Unità d’Italia) compare perfino nei Palazzi Vaticani, nella Galleria delle Carte geografiche voluta da papa Gregorio XIII a fine ’500, vergato nella mappa del ducato di Milano, poco sopra la confluenza del fiume Lambro nel Po.
I pellegrini che oggi percorrono la Via Francigena sono ospitati all’interno della Grangia Benedettina, complesso religioso risalente a prima dell’anno 1000 che ha resistito al passare dei secoli, dalla cui torre si gode di una stupenda vista sull’argine del Lambro. Il termine “grangia”, che in origine indicava un granaio, prese poi a essere utilizzato per le aziende produttive monastiche. Oggi la struttura è un ostello. Poco distante, un cancello in ferro battuto fa da ingresso alla chiesa di S. Giovanni Battista, di fine ’500, che custodisce pregevoli raffigurazioni del santo. Al limite dell’abitato, Villa Litta è una residenza signorile, visitabile, risalente alla metà del ’600.
26863 Orio Litta LO, Italia