2 febbraio, Giornata Mondiale delle Zone Umide
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Giunta alla sua 53° edizione, la Giornata di sensibilizzazione, istituita in seno alla Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale firmata a Ramsar, in Iran, il 2 febbraio 1971, vuole ricordarci che, in un mondo in cui la paura del diverso sembra sempre più penetrare gli animi e innalzare barriere tra persone, popoli e Stati, la conoscenza e la tutela di questi preziosi ecosistemi deve essere oggetto di una cooperazione internazionale.
L’Italia è ricca di questi “paradisi naturalistici”. Per la complessa morfologia del suo territorio, infatti, presenta numerosi luoghi che hanno nell’acqua, dolce o salmastra, l’elemento centrale di ambienti salutari e sistemi di vita “speciali”, nei quali l’uomo ha costruito la propria “casa” traendone grandi benefici. Basti pensare all’antica tradizione delle “marcite” sviluppate nel Medioevo dalle grandi abbazie della Pianura Padana o alle saline disseminate un po’ ovunque lungo la Penisola: dalle Saline di Trapani, in Sicilia, con il romantico profilo dei mulini a vento, alle Saline di Cervia, in Emilia Romagna, con lo sfondo colorato dai meravigliosi fenicotteri e oltre 100 specie di uccelli, passando per la Riserva naturale salina “Margherita di Savoia” a Manfredonia, in Puglia, la più grande d’Europa, meta privilegiata per i cultori del Birdwatching, al Parco Naturale Molentargius Saline, in Sardegna, tra le zone umide più importanti del Bacino Mediterraneo per la nidificazione dei fenicotteri.
Lagune, laghi, fiumi, stagni, risaie e saline. Straordinari ecosistemi, caratterizzati da una ricca biodiversità, questi luoghi costituiscono un habitat vitale unico e insostituibile per anfibi e uccelli acquatici, offrono ristoro agli uccelli migratori, mitigano gli effetti del cambiamento climatico e sono un prezioso alleato contro il dissesto idrogeologico e la siccità grazie alla grande capacità di immagazzinamento di acqua.
Sono 57, ad oggi, le “zone umide” italiane riconosciute di rilievo internazionale nell’elenco della Convenzione di Ramsar. Offrono panorami unici ed estremamente variegati della bellezza del territorio italiano, spaziando dai laghi pedemontani, come la Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, in Lombardia, alla confluenza della Valtellina e della Valchiavenna, tra le prime ad essere riconosciute (nel 1976), ai laghi salmastri posti lungo le coste, come le Cesine in Puglia o il Lago di Sabaudia nel Lazio.
Luoghi affascinanti, ricchi di bellezze naturali e di storia, che offrono paesaggi naturalistici e antropici eccezionali, come la Laguna di Venezia, in Veneto, la Laguna di Orbetello, in Toscana, e il Parco Delta del Po nel panorama Valli di Comacchio, in Emilia Romagna, sito d’interesse internazionale riconosciuto dell’UNESCO come meritevole di protezione speciale.
Il 15 febbraio 2023 è entrato in vigore il Regolamento UE 2021/57 che vieta l’uso e il trasporto di munizione al piombo nelle zone umide per tutelare la salute degli uccelli acquatici e del contesto abitativo umano.
L’obiettivo della Convenzione internazionale di Ramsar, oltre all'individuazione, la conservazione e la valorizzazione delle zone definite "umide", infatti, è anche quello di tutelare le tradizionali attività sviluppate nell’interazione dell’uomo con l’ambiente.