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Arte e cultura
Emilia-Romagna, Grizzana Morandi e Cesena

Strumenti musicali curiosi? Scopriamoli nei musei di Grizzana Morandi e Cesena

Tipologia
Percorso in auto
Durata
2 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

A Grizzana Morandi, sull’Appennino bolognese, sono tre i nomi celebri. Il primo è che nel suo comune si trova la sorprendente Rocchetta Mattei, una specie di castello incantato fondato dal conte Mattei, personaggio decisamente gotico, scienziato autodidatta. Il secondo è che in località Ponte ci si imbatte un po’ sorprendentemente nella futuristica chiesa dell’architetto finlandese Alvar Aalto. Il terzo, non ultimo, è che il grande pittore bolognese Giorgio Morandi, da cui il nome del paese, vi ha soggiornato a lungo. Eppure c’è un altro motivo, che in pochi conoscono forse, per cui vogliamo portarvi a Grizzana, e ha a che fare con la musica.

Dentro la Rocchetta Mattei, infatti, è stata collocata in forma permanente la Collezione Marini, una raccolta di strumenti messa insieme dall'industriale romagnolo Marino Marini (1907-1985), che colpiranno sia gli appassionati di musica, sia chi ha il pallino per la meccanica. Questi fortunati troveranno di che stupirsi tra ingegnosi organi, pianoforti, grammofoni a tromba che, grazie alla meccanica geniale con cui sono stati realizzati, sono in grado di produrre il suono automaticamente.

E se vi siete fatti prendere dall’entusiasmo per questi buffi automi suonanti che mettono d’accordo la musica con l’antiquariato, lasciatevi guidare in un altro luogo, a Cesena, attraversando l’Appennino verso la Riviera Adriatica, che da Cesena dista solo 15 km. Qui infatti, nella città con la pianta a forma di scorpione, nel centro della Romagna, tra le colline verdeggianti e il mare, con tesori UNESCO, si trova anche il Museo Musicalia di Villa Silvia. Gioiello di cultura e meraviglia, per amanti della meccanica ma anche dell’esotico, e curiosi in cerca di stranezze e amenità. Sono tantissimi infatti gli strumenti musicali che troverete qui: più o meno antichi, più o meno curiosi, ma tutti restaurati e in grado di funzionare, suonare, stupirvi.

Rocchetta Mattei e Collezione Marini

Rocchetta Mattei

Arrivando da Bologna sono circa 45 km di strada nell’ameno paesaggio dell’Appennino, finché verso la valle della Limentra, dietro all’ultima curva, spuntano delle torri alte con guglie dorate e le mura possenti di un castello che sembra uscito dalle favole. Rocchetta Mattei è senza dubbio l’attrazione più bizzarra della zona, a tratti magica e surreale, di certo inusuale nel suo stile gotico medievale, moresco, con inserti liberty. Con sale e cortili meravigliosi, dalle architetture volutamente giocose, è la creazione dello stravagante conte Mattei, inventore della cura attraverso l’elettromeopatia e della rocca che prende il suo nome, costruita a partire dal 1850 per ospitare i suoi pazienti. Come se giocasse a fare lo scenografo teatrale, Mattei volle un edificio allegorico dove tutto è fantastico, con riproduzioni di gesso che sembrano decorazioni reali, legno che simulasse la pietra, cartapesta invece del legno. Vi sembrerà di trovarvi nel cortile dell’Alhambra di Granada o dentro la moschea di Cordoba, con il gioco di archi bianco e nero.

Visitando il castello scoprirete una chicca nella chicca: è la collezione Marino Marini, dal nome dell’industriale romagnolo (1907-1985). Si tratta della più grande raccolta italiana di strumenti automatici, che mettono d’accordo appassionati di musica, di meccanica, di antiquariato, di insolite curiosità, adulti e bambini. Tra gli strumenti esposti potrete vedere in funzione, e ascoltare, vi sono un organo portativo, un piano melodico, un Orchestrion Regina (si presume unico al mondo) un Autopiano Debain da azionare tramite la rotazione di una manovella, un grammofono a tromba con un motore a molla, e un grammofono in stile Liberty, unico esemplare esistente. Tutti realizzati grazie a un’ingegnosa meccanica che consente la produzione automatica del suono.

Grizzana Morandi

Le colline di Grizzana Morandi ritratte da Giorgio Morandi

Oltre alla Rocchetta Mattei, le cose da vedere a Grizzana Morandi sono essenzialmente altre due. Una è la casa di Giorgio Morandi, il pittore bolognese universalmente conosciuto per le nature morte di bottiglie, vasi o caffettiere dai colori tenui e la nuda essenzialità. Qui a Grizzana, Morandi trascorreva le estati in villeggiatura insieme alla madre e alle sorelle, nella villetta che è diventata la Casa Museo Morandi. Oggi, nelle stanze e nello studio immutato della ex casa di vacanze, sono raccolti i suoi ricordi e gli strumenti emblematici della sua arte, i pennelli, i colori, le librerie, i vestiti, le stoviglie e i libri di una vita che sembra essersi cristallizzata qui dentro. Tanto che la visita regala un viaggio nella vita e nelle opere ma anche un’immersione negli Anni ‘60. Tutto intorno alla villetta, c’è il paese che Morandi amava ritrarre. Di fronte alla casa potrete vedere i Fienili di Campiano, così come li ha dipinti in alcuni quadri.

L’altra attrazione di Grizzana è la chiesa di S. Maria Assunta, nella frazione Ponte a sud del paese. È una ventata futuristica in questo luogo che non smette di stupire. Vi troverete al cospetto di una forma inconfondibile costruita dall’architetto finlandese Alvar Aalto nel 1978 (il campanile invece è del 1994). L’unica sua opera in Italia che tuttavia non riuscì a veder terminata. Peccato, perché il progetto lo aveva entusiasmato molto, tanto che volle disegnare lui stesso anche tutti gli interni.

Museo Musicalia a Villa Silvia, Cesena

Gli strumenti automatici al Museo Musicalia

A 8 km dal centro di Cesena, all’interno della villa Silvia, Musicalia è un vero gioiello, non un semplice museo, ma una ricchissima collezione di strumenti musicali fantastici e curiosi, provenienti da aste o da rocamboleschi passaggi di mano e avventure, restaurati e perfettamente funzionanti. Già la villa che raccoglie il museo vale la tappa dell’itinerario. Villa Silvia è una splendida dimora di campagna settecentesca, un tempo frequentata da Giosuè Carducci (infatti si chiama anche Villa Silvia-Carducci). La camera dove alloggiava il poeta è visitabile così come si può passeggiare nel giardino ripercorrendo le sue orme, fino a raggiungere il Giardino Letterario Parlante e scoprire grazie agli audio le storie dei personaggi che hanno frequentato la villa. Ma veniamo all’interno, dove vi aspettano le vere sorprese, stanza dopo stanza una scoperta dopo l’altra.

Preparatevi a vedere un tamburo da guerra automatico progettato dallo stesso Leonardo, o un carillon nascosto in un pupazzo a forma di scimmia con il cilindro in testa, o una scimmietta violinista, e poi organi da casa e da strada, o macchine in grado di suonare insieme pianoforte, organo, violini, tamburi, e poi alla fine della visita aspettatevi un magico teatro dove sentirete suonare un organo da fiera. All’uscita, magari dopo aver acquistato un piccolo carillon a manovella da portare con voi, dirigetevi verso il centro di Cesena, che vi attende con altre bellezze.

Cesena

Cesena, piazza del Popolo

Arrivando a Cesena, aspettatevi una città a misura d’uomo, vivace e culturalmente attiva, con un nucleo storico di impianto medievale percorribile in bicicletta e con monumenti di valore assoluto. Il cuore della città è la piazza del Popolo, uno dei vanti dei cittadini fin dai tempi dei Malatesta, quando fu progettata. Quando a Cesena si dice “andiamo in piazza” ci si riferisce a quella, dove ci si incontra, si passa, si fa il mercato. In piazza Bufalini invece si raggiunge l’eccellenza architettonica e culturale con la Biblioteca Malatestiana (1447-1452). Una biblioteca umanistica riconosciuta patrimonio UNESCO che si è conservata intatta ed è rimasta per secoli luogo silenzioso di studio e meditazione nel convento dei Minori di S. Francesco. A volerla fu Novello Malaparte, signore colto e interessato alle arti e alla letteratura, che la volle sul modello della biblioteca de’ Medici di Firenze. Oggi ospita il Museo Archeologico, il Museo Lapidario, la biblioteca moderna, e l’Aula dei Nuti dove tutto è rimasto come quasi 600 anni fa, con la sola illuminazione della luce naturale (è proibito anche l’uso della candela), perché non si alteri il microclima necessario per i preziosi volumi.

Mentre guarda Cesena un po’ da lontano la Rocca Malatestiana, dall’alto del colle Garampo, e si fa vanto di aver affascinato anche Leonardo, che la ritrasse in alcuni schizzi. Circondata dal Parco della Rimembranza, offre passeggiate rilassanti oltre a percorsi di visita all’interno delle due torri. Nella Torre Maschio è infatti conservata una raccolta di armi, così come nella Torre Femmina è allestito il Museo di Storia dell’Agricoltura. Ma soprattutto è suggestivo percorrere i camminamenti intorno alle mura con i passaggi segreti, corridoi e stanze delle torture.

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