Panoramica
Nel corso del X secolo, il Ducato di Amalfi decise di edificare il Castello di Lettere al fine di preservare i suoi limiti settentrionali. Tale struttura faceva parte di un complesso reticolare, che assicurava agli abitanti del luogo un controllo su entrambi i lati dei monti Lattari. La posizione del castello, ancora oggi apprezzata per la magnifica vista, consentiva di scrutare l’intera area che si estendeva dal porto di Castellammare fino alla foce del fiume Sarno e al golfo di Napoli, nonché la Valle del Sarno, con Vesuvio e i monti di Sarno fino a Pagani.
I documenti risalenti al 1030 e al 1033 attestano che il castello, all’epoca, aveva la forma di un villaggio fortificato caratterizzato da abitazioni disposte su più livelli. Probabilmente, fu costruito come dimora di un feudatario, al fine di rappresentare il suo potere. La struttura ha forma trapezoidale e quattro torri, di cui la più alta ha il compito di agire da mastio. All’interno delle mura esterne fu costruita anche una cattedrale, sede di un vescovato dal 987. Nel XII secolo, è stato aggiunto un campanile arricchito da tarsie in tufo grigio e arenaria gialla, che formano stelle, croci e losanghe.
Presso la Torre del Grano, così denominata perché impiegata in origine come ripostiglio, è in corso di allestimento il Museo del Parco Archeologico del Castello di Lettere. Quest’ultimo concerne la raccolta dei reperti rinvenuti dalle ricerche condotte nel 2007, quali ceramiche, manufatti in bronzo e numerose ossa animali. Tali ritrovamenti non soltanto illustreranno le modalità alimentari e la dieta del villaggio tra il X ed il XVI secolo, ma anche le relazioni commerciali mediterranee in cui Lettere era coinvolta, grazie alle vie gestite dagli amalfitani, con contenitori da trasporto e ceramiche provenienti dall’Africa Settentrionale, Spagna e Sicilia.
