Nel 1872 il Museo Civico di Belluno fu istituito grazie all’accrescimento della collezione di dipinti, su tela e su tavola, del medico Antonio Giampiccoli che ne fece dono alla città. Furono, inoltre, aggiunte le raccolte di medaglie, bronzi, placchette, monete, sigilli, manoscritti e libri di interesse locale del conte Florio Miari. La sede del museo è ancora oggi il Palazzo del Collegio dei Giuristi, costruito nel 1664, a cui l’ispettore provinciale ai monumenti e scavi regio Osvaldo Monti nel 1876 dedicò un allestimento destinato al pubblico. Al piano terra della struttura, la sezione archeologica documenta la lunga storia della Valbelluna dal Paleolitico al medioevo. Il Lapidario, che conserva importanti monumenti e iscrizioni della storia di Belluno durante l’epoca romana, è ospitato presso l’Auditorium di piazza Duomo. Nei piani superiori, la pinacoteca è composta da dipinti di epoche comprese tra il XIV e il XIX secolo, per lo più di provenienza veneta. Altre stanze sono dedicate alla scultura lignea - per la quale Andrea Brustolon si è rivelato uno dei maggior interpreti – come anche una collezione di piccoli oggetti che vanno dagli ex-voto ai gioielli.