Panoramica
Durante l’ultimo decennio, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle province di Siena e Grosseto ha lavorato al restauro della chiesa di San Mamiliano di Sovana, progettando di trasformarla in un contenitore museale. Nel corso delle indagini archeologiche, sono stati fatti ritrovamenti di grande interesse: un impianto termale risalente all’epoca romana e, nel 2004, un tesoretto tardo-antico composto da 498 monete d’oro, databile al V secolo d.C. Tali scoperte hanno indotto le Soprintendenze di settore e l’Amministrazione comunale a modificare il progetto espositivo, che prevedeva inizialmente la creazione di un Museo etrusco. Si è così deciso di musealizzare la chiesa, rendendo visibile una parte dello scavo, e di esporre reperti archeologici appartenenti all’epoca romana, lasciando inoltre un ampio spazio al tesoretto monetale. L’obiettivo del Museo è quello di far comprendere un altro periodo significativo per la città di Sovana: quello romano.